“Da oltre quarant’anni il Cammino Neocatecumenale contribuisce a ravvivare e consolidare nelle diocesi e nelle parrocchie l’Iniziazione cristiana, favorendo una graduale e radicale riscoperta delle ricchezze del Battesimo, aiutando ad assaporare la vita divina, la vita celeste che il Signore ha inaugurato con la sua incarnazione, venendo in mezzo a noi, nascendo come uno di noi”: con queste parole Papa Benedetto XVI si è rivolto questa mattina nell'Aula Paolo VI in Vaticano agli esponenti del Cammino Neocatecumenale, guidati da Kiko Argüello, Carmen Hernández e don Mario Pezzi, ricevuti in udienza in diverse migliaia, tra cui oltre duemila seminaristi. Il Papa ha subito definito il “Cammino” come un “dono di Dio per la sua Chiesa” che “si pone ‘al servizio del Vescovo come una delle modalità di attuazione diocesana dell’iniziazione cristiana e dell’educazione permanente nella fede’. Tale servizio, come vi ricordava il mio predecessore, il Servo di Dio Paolo VI, nel primo incontro avuto con voi nel 1974, ‘potrà rinnovare nelle odierne comunità cristiane quegli effetti di maturità e di approfondimento, che nella Chiesa primitiva erano realizzati dal periodo di preparazione al battesimo’”. "Negli ultimi anni è stato percorso con profitto il processo di redazione dello statuto del cammino neocatecumenale che, dopo un congruo periodo di validità 'ad experimentum', ha avuto la sua approvazione definitiva nel giugno 2008", ha ricordato Benedetto XVI. "Un altro passo significativo si è compiuto in questi giorni, con l'approvazione, ad opera dei competenti dicasteri della Santa Sede, del 'Direttorio catechetico del Cammino Neocatecumenale'", ha affermato Papa Ratzinger tra gli applausi. "Con questi sigilli ecclesiali - ha detto il Papa - il Signore conferma oggi e vi affida nuovamente questo strumento prezioso che è il Cammino, in modo che possiate, in filiale obbedienza alla Santa Sede e ai Pastori della Chiesa, contribuire, con nuovo slancio e ardore, alla riscoperta radicale e gioiosa del dono del Battesimo ed offrire il vostro originale contributo alla causa della nuova evangelizzazione. La Chiesa ha riconosciuto nel Cammino Neocatecumenale un particolare dono suscitato dallo Spirito Santo: come tale, esso tende naturalmente ad inserirsi nella grande armonia del Corpo ecclesiale”. "Sono particolarmente lieto di poter inviare oggi, in diverse parti del mondo, più di 200 nuove famiglie, che si sono rese disponibili con grande generosità e partono per la missione, unendosi idealmente alle circa 600 che già operano nei cinque Continenti", ha detto Benedetto XVI. "Care famiglie, la fede che avete ricevuto in dono sia quella luce posta sul candelabro, capace di indicare agli uomini la via del Cielo. Con lo stesso sentimento, invierò 13 nuove 'missiones ad gentes', che saranno chiamate a realizzare una nuova presenza ecclesiale in ambienti molto secolarizzati di vari Paesi, o in luoghi nei quali il messaggio di Cristo non è ancora giunto". Nella parte conclusiva del suo discorso, Benedetto XVI si è rivolto agli oltre duemila seminaristi provenienti dai Seminari diocesani “Redemptoris Mater” d’Europa, presenti all’udienza, parlando di loro come “un segno speciale ed eloquente dei frutti di bene che possono nascere dalla riscoperta della grazia del proprio Battesimo”. Ha quindi salutato anche i catechisti itineranti e quelli delle Comunità neocatecumenali di Roma e del Lazio e, - ha detto – “con affetto speciale, le ‘communitates in missionem’. Avete abbandonato, per così dire, le sicurezze delle vostre comunità di origine per andare in luoghi più lontani e scomodi, accettando di essere inviati per aiutare parrocchie in difficoltà e per ricercare la pecora perduta e riportarla all’ovile di Cristo. Nelle sofferenze o aridità che potete sperimentare, sentitevi uniti alla sofferenza di Cristo sulla croce, e al suo desiderio di raggiungere tanti fratelli lontani dalla fede e dalla verità, per riportarli alla casa del Padre”. Ha quindi concluso ricordando che “tutto il Popolo di Dio è un popolo ‘inviato’ e l’annuncio del Vangelo è un impegno di tutti i cristiani, come conseguenza del Battesimo”. "Cari amici - ha concluso il Papa -, sentiamoci partecipi dell’ansia di salvezza del Signore Gesù, della missione che Egli affida a tutta la Chiesa. La Beata Vergine Maria, che ha ispirato il vostro Cammino e che vi ha dato la famiglia di Nazareth come modello delle vostre comunità, vi conceda di vivere la vostra fede in umiltà, semplicità e lode, interceda per tutti voi e vi accompagni nella vostra missione. Vi sostenga anche la mia Benedizione, che di cuore imparto a voi e a tutti i membri del Cammino neocatecumenale sparsi nel mondo".