Agi
domenica 27 febbraio 2011
Già 10mila i fedeli che hanno firmato l'appello a Benedetto XVI affinchè non siano approvate misure restrittive al Motu Proprio 'Summorum Pontificum'
Sono già 10mila i fedeli che hanno firmato l'appello indirizzato a Benedetto XVI affinchè non siano approvate "misure restrittive" della possibilità concessa nel 2007, con il Motu Proprio "Summorum Pontificum", di celebrare in latino secondo il vecchio rito se ciò viene richiesto da un gruppo stabile di fedeli. Tra i firmatari anche 15 studenti dell'Università di Verona che nei giorni scorsi hanno inviato al rettore, al vescovo di Verona e al direttore del Centro Pastorale dicoesano una petizione scritta perchè la Messa tridentina sia celebrata almeno ogni mese presso la Cappella Universitaria in Campo Marzio. Il gruppo stabile, previsto dal Motu Proprio, c'è già in Facoltà ed è formato da un numero maggiore di studenti rispetto ai firmatari mentre anche molti docenti hanno simpatizzato con questa richiesta. Il blog Messainlatino.it pubblica inoltre la lettera di una moglie il cui marito è tornato ad essere praticante grazie alla Messa tradizionale. La signora, catechista da 27 anni, si rivolge ai vescovi italiani e al Santo Padre con una richiesta accorata: "Non abbandonateci. Non abbandonate questa strada intrapresa, non uccidete la speranza. Non vogliate imporre l'ingiustizia". "A voi, amati vescovi, non si chiede - spiega la signora Caterina - l'obbligo di celebrare con quella Forma, ma lasciate davvero che Anime come queste possano ritornare a Dio attraverso la bellezza di una Tradizione che può smuovere oggi anche i cuori più induriti e difficili che non vogliono 'concelebrare una Messa' ma desiderano solo assaporarne il mistero meditativo in silenzio".