martedì 15 febbraio 2011

Laurea Honoris Causa dell'università di Perugia al segretario del Papa: qui mi sento a casa, nell'italianità bellezza e gratitudine della vita

Lui la spiega con il suo consueto tono asciutto: "E' attuale, interessante, importante, decisivo e mi piace". Mons. Georg Gänswein, risponde così ai giornalisti che gli domandano perché abbia accettato la laurea 'honoris causa' che gli ha assegnato l'Università per stranieri di Perugia con tanto di lectio doctoralis sul Concordato e i Patti Lateranensi, cerimonia solenne e mantella accademica, flash di fotografi e conferenza stampa. Certo è un evento che il segretario personale di Papa Benedetto XVI, solitamente defilato, entri in scena da protagonista. Il sacerdote tedesco di 55 anni, ha concesso poche interviste e apparizioni pubbliche da quando, con l'elezione di Joseph Ratzinger, è divenuto l'ombra del capo della Chiesa Cattolica. "Qui mi sento a casa", confida Ganswein ricordando che proprio nell'ateneo perugino ha imparato dapprima la lingua italiana e poi le prime conoscenze di storia e cultura del nostro Paese. "Perugia - ha raccontato in conferenza stampa - mi ha aperto gli occhi e il cuore sull'Italia, non solo sulla lingua, sulla sua cultura, musica storia. Ho cercato di scoprire le radici italiane, anche attraverso iniziative che ho vissuto qui: facevamo anche gite, pellegrinaggi e escursioni di ristoranti e così ho trovato le radici sane della penisola ed ho scoperto l'italianità". Un concetto che il presule tedesco riassume così: "Bellezza e gratitudine della vita". Ma che non gli impedisce, da straniero che risiede ormai da lunghi anni in Italia, di coglierne alcune pecche, dalla burocrazia "ostacolante" ai litigi "su cose di poca sostanza" propri di un Paese pur "così bello e ricco di doti umane, naturali e sovranaturali". Quando i cronisti gli chiedono dell'identità italiana intrisa di cristianesimo, don Georg è netto: "Forse ci vuole un po' di pulizia interna. Le radici ci sono, c'è solo un po' di polvere e di altre cose che danno un po' d'ombra". "Auguro all'Italia per i suoi 150 anni unità vera interna ed esterna". Si scusa a più riprese, nel corso della sua lectio, per la lunghezza e la complessità del tema. "Mancano solo due pagine, tre minuti e mezzo", assicura all'uditorio divertito. Ha definito un "onore e un privilegio" il rettore dell'Università per Stranieri di Perugia, Stefania Giannini, il conferimento della laurea Honoris Causa a mons. Gänswein. Poco più di vent'anni fa, il segretario generale di Benedetto XVI entrò nell'Università per stranieri del capoluogo umbro per il suo percorso di apprendimento dell'italiano. "Oggi scegliamo, quindi, di onorare un ex alunno - ha detto il rettore - che ha dimostrato meriti speciali nelle diverse dimensioni della vita e della carriera: nell'attività scientifica, da studioso precoce e brillante di diritto canonico, nella comunità e nella gerarchia ecclesiastica, per quel ruolo delicato e complesso di segretario particolare di Papa Benedetto XVI che l'ha reso noto al mondo di un costante messaggio di pace e di costruzione del dialogo. In tempi amari di crescente e allarmante conflittualità".

TMNews, La Repubblica.it