domenica 29 maggio 2011

Concluso il primo incontro della terza fase di dialogo della Commissione internazionale anglicana-cattolica. I temi affrontati e le prospettive future

La Chiesa nel mistero pasquale di Cristo e la persona e la società umana alla luce della nuova vita di grazia in Cristo: sono queste due delle piste di riflessione che guideranno la nuova fase di dialogo (Arcic III) della Commissione internazionale anglicana-cattolica istituita nel 1970. A renderlo noto è il comunicato finale del primo incontro di Arcic III tenutosi presso il Monastero di Bose dal 17 al 27 maggio scorsi. Per dieci giorni, i diciotto teologi cattolici e anglicani che formano la Commissione, copresieduta dall'arcivescovo anglicano David Moxon, della diocesi della Nuova Zelanda, e da mons. Bernard Longley, arcivescovo cattolico di Birmingham, hanno lavorato sul programma stabilito da Papa Benedetto XVI e dall'arcivescovo Rowan Williams (foto) nel 2006. “Le discussioni – si legge nel comunicato – si sono concentrate su: la Chiesa come comunione locale e universale e come, nella comunione, la Chiesa locale e universale giunge a discernere il giusto insegnamento etico. Sempre conformemente al programma, la Commissione ha riesaminato il modo in cui l'impegno a favore dell'obiettivo comune della ricomposizione della piena comunione nella fede e nella vita sacramentale deve essere oggi inteso e portato avanti e ha riflettuto su come presentare il lavoro di Arcic III nella sua totalità con commenti adeguati, al fine di favorire la sua recezione”. “Nei prossimi anni – continua la nota –, la Commissione esaminerà il modo in cui l'obiettivo dei dialoghi viene attualmente percepito e compreso e come tale obiettivo informerà l'intero processo di dialogo. Nel considerare il metodo che verrà usato da Arcic III la Commissione è stata aiutata dall'approccio dell'ecumenismo di recezione, che tenta di far progredire l'ecumenismo imparando dai nostri partner piuttosto che chiedendo loro di imparare da noi”. “L'ecumenismo di recezione – si spiega poi – si basa sull'esame di sé e sulla conversione interiore, piuttosto che sul tentativo di convincere gli altri. Anglicani e cattolici possono aiutarsi vicendevolmente a crescere nella fede, nella vita e nella testimonianza cristiana se sono aperti e disposti a lasciarsi trasformare dalla grazia divina mediata dagli uni e dagli altri”. “Arcic si impegna a far proprio l'ecumenismo di recezione che propugna. Intende trovare il modo di consultarsi con i membri delle sue Chiese a molti livelli, pian piano che maturerà il suo lavoro”. Inoltre, “Arcic III presenterà tutti i documenti di Arcic ii, insieme ai relativi chiarimenti basati sulle risposte già pervenute, affinché vengano recepiti dalle autorità di entrambe le comunioni e vengano studiati a tutti i livelli della vita ecclesiale”. “Arcic III ha deciso di trattare i due temi principali in un unico documento. Ha elaborato un programma di lavoro che vede la Chiesa soprattutto alla luce del suo essere radicata in Cristo nel mistero pasquale. Questo accento posto su Gesù Cristo, umano e divino, permette alla Commissione di gettare in maniera creativa uno sguardo alla relazione tra la Chiesa locale e universale nella comunione”. “La Commissione tenterà di sviluppare un'interpretazione teologica della persona, della società umana e della nuova vita di grazia in Cristo. Ciò sarà la base su cui procedere con lo studio di come il giusto insegnamento etico viene determinato a livello universale e locale”. “Arcic III – continua il comunicato finale – baserà fermamente tale analisi sulla scrittura, sulla tradizione e sulla ragione e attingerà al lavoro precedente della Commissione. Esaminerà alcune questioni particolari per chiarire come le nostre due comunioni si comportano nel prendere decisioni di natura morale e come aree di tensione tra anglicani e cattolici possono essere risolte imparando gli uni dagli altri. Arcic III si accinge a portare avanti il suo compito nella consapevolezza che ciò che ci unisce è maggiore di ciò che ci divide”. La prossima riunione della Commissione, il cui lavoro è stato supportato dai cosegretari, mons. Mark Langham, del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, dal canonico Alyson Barnett-Cowan (Anglican Communion Office) e dal canonico Jonathan Goodall, segretario per l'ecumenismo dell'arcivescovo di Canterbury, è prevista per il 2012.

Zenit

COMMUNIQUÉ OF THE PONTIFICAL COUNCIL FOR PROMOTING CHRISTIAN UNITY: DIALOGUE BETWEEN THE CATHOLIC CHURCH AND THE ANGLICAN COMMUNION (ARCIC III)