mercoledì 5 ottobre 2011

Uno spagnolo di 35 anni il nuovo segretario generale dei Legionari di Cristo. Dovrà traghettare la Congregazione verso la normalità dopo gli scandali

I Legionari di Cristo hanno un nuovo segretario generale. Il suo nome è Jaime Rodríguez, uno spagnolo appena 35enne. Sostituisce Evaristo Sada, che è diventato il numero due del vertice e ha lasciato il suo posto dopo che il Vaticano aveva riconosciuto pubblicamente le azioni immorali del fondatore, Marcial Maciel Degollado. Nato a Madrid nel 1976, il nuovo segretario è stato ordinato sacerdote poco più di due anni fa. Dal 2005 ha collaborato con la direzione generale dell’istituto religioso a Roma, dove lavorava come ausiliare del superiore Álvaro Corcuera. La sua giovinezza e la sua vicinanza al direttore fanno pensare nella continuità del progetto del vertice odierno dei Legionari. Almeno, questo è ciò che avvertono alcuni sacerdoti che vorrebbero cambiamenti più rilevanti nell’ambito del processo di riforma all’interno della Legione. Legione che, come è noto, si trova nel mezzo di una pesante crisi dovuta agli scandali sessuali di Maciel. Jaime Rodríguez ha studiato nel Colegio Everest che si trova nella capitale spagnola; ha iniziato il noviziato nel 1994 a Salamanca e ha lavorato per tre anni con alcuni gruppi giovanili a Valencia come incaricato del Club Faro e come professore di formazione cattolica nel Colegio Cumbres della stessa città. Dal 1995 al 2001 è stato il direttore del campeggio d’estate di Santa María del Monte a Burgohondo (Ávila). Laureato in filosofia e teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Due delle sue sorelle sono consacrate del Regnum Christi, il movimento laico che condivide la spiritualità dell’istituto religioso. Secondo le Costituzioni che reggono la vita interna del Legionari di Cristo, il segretario generale non ha alcuna autorità propria: la sua mansione consiste nell’assistere il superiore. A febbraio 2010, il segretario uscente è stato uno dei primi legionari a chiedere pubblicamente scusa per gli atti immorali di Maciel: dagli abusi sessuali di minori alla dipendenza di droghe sino alla procreazione di figli con diverse donne. La sua uscita è stata annunciata il 31 gennaio scorso, attraverso una lettera indirizzata a tutti i legionari e firmata da Corcuera. "Vi comunico - si leggeva in quella lettera - che, a gennaio 2005, termine del periodo di sei anni per il quale Padre Evaristo Sada è stato nominato, ho ritenuto opportuno chiedere, previa consultazione del Consiglio, di continuare a svolgere quel ruolo fino alla nomina del nuovo segretario generale, l’autunno prossimo". "Da allora, il padre Evaristo collaborerà nella promozione delle 'scuole di preghiera' tra i legionari e i membri del Regnum Christi, formando parte della squadra tecnica generale di consultazione". La sostituzione, dunque, è stata presentata come conseguenza della fine del periodo per il quale il segretario era stato eletto. Situazione simile a quella dell’agosto scorso, con lo spostamento negli Usa del vicario generale, Luis Garza Medina, come nuovo direttore territoriale. Loro, Garza e Sada, sono usciti di scena in modo dignitoso nonostante fossero due personaggi intimamente legati alla figura dell’indegno fondatore, perché formavano parte del vertice che mantiene il potere ereditato dallo stesso Maciel. Garza fu il suo più vicino collaboratore dal 1992, mentre Sada assumeva il posto nel Capitolo Generale del 2005, durante il quale Corcuera ha ricevuto il controllo dell’opera. Questo vertice è stato più volte messo in discussione, all’interno e all’esterno della Congregazione. Alcuni membri, ma anche ex-membri, li accusano di aver saputo delle azioni immorali del superiore senza essere però intervenuti in alcun modo. Loro si difendono dicendo di aver avuto piena certezza della “doppia vita” del “nostro padre”, come lo chiamavano, soltanto fino al 2008. Ribadiscono di non aver mai creduto alle denuncie pubbliche, rese note per la prima volta nel 1997. Nelle ultime settimane ha avuto inizio un intenso dibattito dopo la diffusione in Messico di una serie di fotografie datate 2005 nelle quali si vede Maciel in diversi luoghi turistici in compagnia non solo di alcuni Legionari, ma anche di una delle sue amanti, Norma Baños, e della sua figlia biologica, Norma Hilda Rivas. Secondo i più critici, quelle immagini proverebbero che il vertice conosceva da molti anni la “doppia vita” del sacerdote, mentre i Legionari cercavano di giustificarsi dicendo che il fondatore presentava quelle donne in pubblico come benefattrici. Durante una trasmissione televisiva messicana sono state mostrate alcune fotografie degli ultimi momenti di vita del “nostro padre”, che confermano come Corcuera e Garza siano stati fino alla fine con il fondatore del Legionari. Sono stati vicino a lui al suo letto di morte, quando ormai erano certi dei delitti da lui commessi. Alla fine non sapremo mai se i superiori erano a conoscenza della condotta immorale di Marcial Maciel Degollado prima della punizione emessa contro di lui dalla Congregazione per la Dottrina della Fede del Vaticano nel maggio del 2006. E tutto questo perché il delegato pontificio Velasio De Paolis non ha preso in considerazione l’idea di creare una "commissione della verità" che getti un po’ di luce su uno degli scandali più clamorosi della storia della Chiesa.

Andrés Beltramo Alvarez, Vatican Insider