Nei saluti in varie lingue, dopo la recita della preghiera dell'Angelus, il Papa ha ripreso la riflessione sull’Avvento. Rivolgendosi ai pellegrini polacchi, ha dichiarato: “Con i Vespri della I Domenica d’Avvento abbiamo iniziato il nuovo anno liturgico. Un’atmosfera di riflessione, di speranza e di gioiosa attesa pervade di nuovo la storia del mondo, della Chiesa e di ciascuno di noi. Si ravviva in noi il ricordo della nascita del Messia, il Salvatore, l’annunzio della sua nuova venuta nella gloria”. Di qui l’invito: “Dobbiamo vigilare affinché i nostri cuori – pensieri, sentimenti, desideri – ‘siano irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo”. Un “cordiale saluto” il Pontefice lo ha rivolto ai responsabili europei della Società di San Vincenzo De Paoli e li ha incoraggiati “nel loro impegno per affrontare con lo spirito del Vangelo vecchie e nuove povertà”. Infine, i saluti ai pellegrini di lingua italiana, “in particolare i fedeli provenienti da Lugano, Torino, Trieste e Avellino; il gruppo di ragazzi della diocesi di Milano che si preparano alla professione di fede; e un saluto speciale anche alla comunità cubana della diocesi di Bergamo e al ‘Servizio universitario africano’ di Roma”. “A tutti – ha concluso - auguro una buona domenica e un buon cammino di Avvento”.
SIR