Prima del discorso del Papa, il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e il sindaco di Roma, Giovanni Alemanno, hanno ringraziato Benedetto XVI per l’udienza.
“Nessuno di noi - ha detto il sindaco di Roma - potrà più dimenticare il nome della piccola Joy e di suo padre Zhou”, il papà e la sua bimba cinese di 9 mesi uccisi a Roma. Alemanno sottolinea: extracomunitari i cui aggressori sembrano essere altri immigrati. Mai come oggi, sostiene dunque il sindaco di Roma, la contrapposizione “non è fra cittadini italiani ed extracomunitari...ma tra persone che seguono la via dell’onestà e persone che invece hanno scelto la via dell’illegalità e della violenza”. Quindi, fra le iniziative ricordate “i buoni della speranza” e il dono portato dal Comune di Roma al Papa è proprio “una raccolta di buoni acquisto da distribuire alle famiglie più povere”. L’attenzione è comunque molto puntata anche sulla famiglia: c’è l’ipotesi di creare una “carta di Credito sociale” dedicata ad anziani e famiglie in collaborazione con la diocesi di Roma e una “Fondazione per la famiglia” per aiutare le giovani coppie ad unirsi in matrimonio: "Ritorna evidente la necessità di applicare subito una riforma fiscale che si ispiri al principio del 'Quoziente familiare', che a Roma vogliamo applicare cominciando dalle imposte comunali e dalle tariffe sui servizi. Lo faremo nel prossimo bilancio, che sarà un bilancio difficile, ma proprio per questo bisognoso di misure sociali attente al reddito delle famiglie. Ci auguriamo che questo nostro impegno sia uno sprone per il governo e il parlamento per fare altrettanto a livello nazionale". "La nostra Città - ha infine detto Alemanno - è ancora in grado di lanciare messaggi di carattere universale. Roma si è candidata come sede dei Giochi Olimpici del 2020. Ebbene anche questa nostra candidatura sarà vissuta non come mera competizione sportiva e progettuale, ma come proposta di idee e di valori di carattere universale".
"La crisi che stiamo vivendo non è solo economica e finanziaria - ha detto da parte sua il presidente della Regione Polverini -. È realmente una crisi strutturale, culturale e di valori. Abbiamo chiaro il compito al quale siamo chiamati a ragione degli uffici che ricopriamo: impedire che le scelte più facili abbiano il sopravvento, che il tornaconto immediato sia criterio e misura del nostro agire". La Regione Lazio intende “rafforzare il volontariato cattolico organizzato”, ha affermato, ricordando anche l’introduzione del “bonus bebè”. Ha rievocato quindi la visita del Papa a Rebibbia: "A tale proposito, con speciale compiacimento, ho l’onore di rappresentarle che quanto annunciatole lo scorso anno, in merito al procedimento amministrativo indirizzato alla realizzazione dell’Istituto a custodia attenuata per le madri detenute, è finalmente giunto alla sua fase conclusiva registrando l’unanime sostegno di tutte le forze politiche".
“Il suo messaggio ci spinge ad avere più coraggio”, ha affermato, davanti al Papa, Zingeretti: "L'anno alle nostre spalle sarà ricordato come un anno difficile, per molte famiglie drammatico. È cresciuta la povertà, sono aumentate le disuguaglianze. La crisi economica si è trasformata in crisi sociale col rischio concreto di un degrado civile e umano nel rapporto tra le persone. Uno degli effetti peggiori è stata l'umiliazione, nell'azione amministrativa degli Enti Locali, della capacità di offrire servizi alle persone". "Desideriamo rinnovare dunque l’impegno perché si attuino forti politiche umane di integrazione e crescita, affinché anche in Italia si approvi una legge per il diritto di cittadinanza per i bambini nati in Italia da persone immigrate". Presto, ricorda il presidente della Provincia, ci sarà un anche un bando pubblico chiamato “della Fraternità” per aiutarele piccole realtà del territorio che hanno bisogno di sostegno.
Radio Vaticana, Il Messaggero.it