martedì 3 marzo 2009

Il 9 marzo dopo il Campidoglio Benedetto XVI visita il monastero delle Oblate di Santa Francesca Romana a Tor de’ Specchi

Il prossimo 9 marzo, dopo la visita in Campidoglio, il Papa si recherà verso le 12.30 circa in visita privata al monastero delle Oblate di Santa Francesca Romana a Tor de’ Specchi, che si trova ai piedi del Campidoglio fra la Basilica di Santa Maria in Aracoeli e le rovine del Teatro di Marcello. Il 9 marzo, infatti, la Chiesa celebra la memoria liturgica di Santa Francesca romana, fondatrice delle Oblate di Tor de’ Specchi. Per Benedetto XVI si tratta della prima visita al monastero, ma molti Papi prima di lui sono passati da questa “casa”. La consuetudine papale di venire a Tor de’ Specchi per la festa di santa Francesca Romana è stata inaugurata da Innocenzo X nel 1645, ed è divenuta una prassi abituale per i successori: Innocenzo XII (1694), Clemente XI (1702, 1708), Benedetto XIII (quasi ogni anno tra il 1726 e il 1756), Clemente XIII (cinque visite dal 1759 al 1765), Pio VI (1775), Pio VII (1804). Papa Pio IX fu particolarmente vicino a Tor de’ Specchi dove, nell’educandato, erano ospiti due sue nipoti. Ma con la breccia di Porta Pia e la “Questione romana” la consuetudine si è interrotta. È ripresa con la visita di Giovanni XXIII il 2 marzo 1960; quindi il 12 febbraio 1964 con Paolo VI. L’ultima visita è quella di Giovanni Paolo II il 29 aprile 1984, nel centenario della nascita di santa Francesca Romana. Nel monastero di Tor de’ Specchi si segue una regola ispirata a quella di San Benedetto, che unisce la contemplazione alle opere di carità. Santa Francesca volle infatti che la casa conservasse le caratteristiche di monastero aperto, affinché le figlie spirituali, non vincolate all’obbligo della clausura, potessero continuare la sua opera di assistenza e di carità a favore dei fratelli. Attualmente l’attività principale è nell’accoglienza di ragazze universitarie fuori sede, e nella ospitalità ai bambini che si preparano a ricevere la Prima Comunione, che tra le mura del monastero possono vivere un’esperienza spirituale e giocosa a conclusione del percorso catechistico. Lunedì prossimo, per consentire un adeguato svolgimento della visita papale, il monastero sarà accessibile ai fedeli solo nel pomeriggio.