sabato 21 marzo 2009

Il rispetto dei diritti umani, la famiglia e la condizione della donna. Le 'altre' tematiche del Papa nel viaggio in Camerun e Angola

Il Papa "non ha detto che deve essere rifiutato l'aborto terapeutico. Si è espresso contro i programmi di 'salute riproduttiva' che diffondono ampiamente l'aborto come mezzo di controllo delle nascite". La precisazione arriva dal direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi all’indomani delle parole pronunciate dal Pontefice sull’aborto e che sono state interpretate dai media come condanna nei confronti dell’aborto terapeutico. Padre Lombardi ha sottolineato che le parole del Papa sono state "male interpretate" e sul tema è intervenuto anche L'Osservatore Romano che ha ulteriormente precisato: "Benedetto XVI nel corso del suo viaggio in Africa di questi giorni ha voluto difendere la famiglia e la condizione delle donne e ha riaffermato la propria contrarietà all'aborto quale strumento di controllo delle nascite". Padre Lombardi ha ricordato anche gli altri temi trattati da Benedetto XVI nel corso del viaggio africano, a partire dal rispetto dei diritti della persona, l'impegno per la famiglia e il monito contro misure che siano contrarie alla dignità della donna. L'attenzione alle donne e la condanna per tutti i tipi di discriminazione nei loro confronti rappresenta “uno dei fili che attraversano l'insegnamento del Papa in questo viaggio. E mi sembra molto significativo perché effettivamente il ruolo della donna nella società africana è assolutamente centrale – ha sottolineato il gesuita -. Quindi saperne riconoscere la dignità, aiutarne lo sviluppo è una delle chiavi del progresso umano e spirituale dell'Africa”. Uno dei moniti più forti e significativi del Papa, infine, è stato quello contro la depredazione delle ricchezze del continente da parte di forze straniere. “Il suo è sempre un richiamo al rispetto del bene comune, alla solidarietà, all'attenzione ai poveri, a una retta distribuzione delle risorse” ha detto ancora padre Lombardi secondo cui “bisogna assolutamente trovare il modo, da parte dell'estero, di non depredare” le ricchezze del Continente “per interessi economici estranei” e “da parte dei governanti di non usare male per motivi di corruzione, di interesse personale, queste risorse, ma di metterle veramente a disposizione di tutti”. Il portavoce vaticano ha inoltre sottolineato come i discorsi che Benedetto XVI sta pronunciando in Angola siano “molto decisi e ricchi di contenuto, in un certo senso diversi da quelli in Camerun, che erano più centrati sul tema del Sinodo e della vita della Chiesa” e ha citato per esempio il discorso tenuto all’aeroporto, “diretto al popolo angolano e alla sua situazione dopo tante divisioni e tante guerre, con l'impegno adesso della ricostruzione”, e il discorso alle autorità politiche e civili e al Corpo diplomatico che è stato “molto forte”: si è parlato “dei principi essenziali per la costruzione di una democrazia moderna, con il rispetto dei diritti della persona, l'onestà nell'amministrazione, il superamento definitivo della corruzione. Veramente tante cose estremamente importanti e chiare”.