giovedì 2 aprile 2009

Il Papa ai vescovi argentini: si sente l'urgenza di un'evangelizzazione che porti a un rinascimento spirituale della società

Anche in Argentina si sente “l'urgenza” di “un'estesa ed incisiva azione di evangelizzazione” che, tenendo conto dei “valori cristiani che hanno caratterizzato la storia e la cultura” del Paese, “porti ad un rinascimento spirituale e morale delle vostre comunità, e di tutta la società”. Così Benedetto XVI, ricevendo oggi i vescovi argentini in visita "ad limina apostolorum". Tale urgenza è sentita ancora di più dopo “la V Conferenza generale dell'episcopato latinoamericano e dei Caraibi, celebrata ad Aparecida” nel 2007. L’evangelizzazione, ha avvertito il Papa, non consiste solamente “nel trasmettere o insegnare una dottrina, bensì nell’annunciare Cristo, il mistero della sua persona ed il suo amore”. Anzi, “quest’annuncio chiaro ed esplicito di Cristo come salvatore degli uomini, s’inserisce in quella ricerca appassionante della verità, la bellezza ed il bene che caratterizza l'essere umano”. In questo senso, “l'annuncio e la testimonianza del Vangelo sono il primo servizio che i cristiani possono dare ad ogni persona e a tutto il genere umano”. Ogni impegno evangelizzatore, per il Pontefice, “germoglia da un triplice amore: alla Parola di Dio, alla Chiesa e al mondo”. Dal primo amore deve venire l’impegno dei vescovi a “facilitare l’accesso di tutti i fedeli alla Sacra Scrittura” affinché la luce di Cristo “illumini tutti gli ambiti dell’umanità”. È necessario anche, ha aggiunto Benedetto XVI, in considerazione del fatto che “la Parola di Dio non può comprendersi separata ed al margine della Chiesa”, promuovere “lo spirito di comunione e di fedeltà al Magistero, specialmente in coloro i quali hanno la missione di trasmettere nella sua interezza il messaggio del Vangelo”. L'evangelizzatore, dunque, “deve essere un figlio fedele della Chiesa e, inoltre, pieno di amore per gli uomini, per sapere offrire loro la grande speranza che portiamo nella nostra anima”. Ovviamente, la prima forma di evangelizzazione è “la testimonianza della propria vita”. “La santità di vita – ha chiarito il Papa - è un dono prezioso che potete offrire alle vostre comunità durante il cammino del vero rinnovamento della Chiesa. Oggi più che mai la santità è un'esigenza di perenne attualità, poiché l'uomo del nostro tempo sente necessità urgente di una testimonianza chiara e attraente di una vita coerente ed esemplare”. Di qui l’invito a prestare “particolare attenzione” alla formazione dei sacerdoti. Ma, “l’annuncio del Vangelo riguarda tutti nella Chiesa; anche i fedeli laici”, perciò il Santo Padre ha esortato i vescovi a far sì che “i laici siano sempre di più consapevoli della loro vocazione”: “Quanti benefici si possono auspicare, anche per la società civile, da una rinascita di un laicato” capace di essere “fermento evangelico nel mondo”.