mercoledì 1 aprile 2009

L'incontro del Papa con le suore rapite in Kenya, il ricordo di don Mazzolari, i mondiali di pallavolo e la beatificazione di Giovanni Paolo II

''Sono veramente molto contento della vostra liberazione, vi ringrazio della testimonianza che avete dato della vostra forza e del vostro coraggio mostrato durante la prigionia''. Sono le parole con cui Benedetto XVI ha salutato oggi, al termine dell'Udienza generale del mercoledì, suor Maria Teresa Olivero e suor Caterina Giraudo, le missionarie prigioniere per 102 giorni in Somalia. A riferirle al SIR è l'arcivescovo di Torino, il card. Severino Poletto, che accompagnava le due religiose del Movimento contemplativo missionario padre Charles de Foucauld di Cuneo. ''Le suore erano molto emozionate, - è il racconto del cardinale - sono stati brevi momenti, per giunta anche sotto la pioggia. Ho presentato le suore al Papa dicendo: ''Sono le due suore per le quali Sua Santità ha fatto, anche dalla finestra, un appello per la liberazione, sono rimaste in mano al gruppo dei rapitori per 102 giorni''. Benedetto XVI si è allora rivolto loro con queste parole: 'Sono veramente molto contento della vostra liberazione, vi ringrazio della testimonianza che avete dato della vostra forza e del vostro coraggio dimostrato durante la prigionia'. Le suore a loro volta hanno ringraziato Benedetto XVI per la preghiera ed il sostegno spirituale che hanno sentito in quei giorni da parte della Chiesa tutta''.
Salutando i fedeli di lingua italiana, il Papa ha “rivolto un pensiero speciale” ai rappresentanti della “Fondazione Don Primo Mazzolari” di Bozzolo, guidati dal vescovo di Mantova, mons. Roberto Busti. “Il cinquantesimo anniversario della morte di don Mazzolari – ha detto Benedetto XVI - sia occasione opportuna per riscoprirne l’eredità spirituale e promuovere la riflessione sull’attualità del pensiero di un così significativo protagonista del cattolicesimo italiano del Novecento. Auspico che il suo profilo sacerdotale limpido di alta umanità e di filiale fedeltà al messaggio cristiano e alla Chiesa, possa contribuire a una fervorosa celebrazione dell’Anno Sacerdotale, che avrà inizio il 19 giugno prossimo”.
All'Udienza erano presenti anche i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della CEI, e Roger Etchegaray, e i vescovi Roberto Busti di Mantova, Marcello Semeraro di Albano, e Francesco Cosmo Ruppi di Lecce, arrivati con gruppi di fedeli delle loro diocesi.
“Sarà un bellissimo Mondiale”. Queste le parole rivolte da Papa Benedetto XVI al presidente del Comitato Organizzatore dei Mondiali di pallavolo maschile del 2010, Carlo Salvatori, a quello della Federazione Italiana Pallavolo Carlo Magri e al Direttore Generale del Comitato Organizzatore Francesco Ghirelli. Il Pontefice si è intrattenuto per qualche minuto con la delegazione dopo aver ricevuto dalle mani di Mauro e Vittoria, due piccoli pallavolisti romani, la maglia della Nazionale Italiana con la scritta Benedetto XVI, il pallone ufficiale dei Mondiali che l’anno prossimo si terranno in 10 città italiane dal 24 settembre al 10 ottobre (Milano, Catania, Roma, Reggio Calabria, Trieste, Modena, Verona, Torino, Ancona e Firenze) e una targa ricordo della giornata. Il Santo Padre ha chiuso l’incontro con una benedizione ‘speciale’ per tutta la delegazione composta da oltre 150 persone. Benedetto XVI ha confidato poi ai fedeli polacchi presenti che nelle sue intenzioni di preghiera c'è anche la rapida conclusione della causa per la beatificazione di Papa Wojtyla. "Domani - ha ricordato - ricorre il quarto anniversario della morte del mio amato predecessore Giovanni Paolo II e vedo che siete qui numerosi oggi per recarvi a pregare sulla sua tomba. Prego anch'io con voi - ha aggiunto - per la sua beatificazione".