sabato 16 maggio 2009

Il Papa in Terra Santa. David Rosen: su Benedetto XVI commenti molto limitati che disapprovo. L'impatto in Israele è stato positivo

''Commenti molto limitati''. Così il rabbino Davide Rosen, direttore del Dipartimento per gli affari interreligiosi del Comitato degli ebrei americani, classifica le critiche riportato dei media israeliani al viaggio del Papa in Terra Santa e in particolare alle parole pronunciate allo Yad Vashem. ''La semplice presenza del Pontefice in luoghi del genere, e le sue sincere parole di condanna nei confronti di chi rinnega l'Olocausto, sono stati - afferma in un'intervista a Liberal - avvenimenti estremamente significativi''. Secondo Rosen, ''chi ha fatto riferimento alle sue origini tedesche sembra essere inchiodato alla nostra storia''. ''Personalmente - rivela - disapprovo questo modo di pensare''. A Rosen sembra invece che sull'opinione pubblica ''a livello generale l'impatto sia stato positivo''. ''Credo - sottolinea il rabbino - che il Papa abbia dimostrato senza ombra di dubbio il suo rispetto per la popolazione ebraica e l'impegno che dedica a un vero dialogo fra le nostre due religioni. Inoltre, Benedetto XVI ha espresso la sua comprensione per le pene subite dal nostro popolo e per le antiche tradizioni di Israele''. Quanto al maggior ''carisma'' mostrato secondo alcuni commentatori da Giovanni Paolo II nel 2000, Rosen risponde che ''chi cerca di mettere i due Papi uno davanti all'altro compie un errore: credo che sia più giusto, invece, osservarli entrambi sotto due ottiche diverse, come si deve fare in questi casi. A me personalmente - conclude - piacciono entrambi: hanno avuto caratteristiche diverse, ma positive. E credo che la popolazione ebraica la pensi come me''.