giovedì 11 giugno 2009

I vescovi irlandesi: Benedetto XVI ha chiesto che venga fatta giustizia sugli abusi, che vengano prevenuti e che si aiuti la guarigione delle vittime

Papa Benedetto XVI ha esortato la Chiesa irlandese e i cattolici dell'isola ''a continuare a stabilire la verità di ciò che è accaduto e perchè; a garantire che venga fatta giustizia per tutti; a vedere se le misure messe in atto per prevenire il ripetersi degli abusi siano pienamente applicate e aiutare il processo di guarigione alle vittime degli abusi ancora in vita''. E' quanto affermano la Conferenza Episcopale irlandese nel comunicato finale del suo ''Summer General Meeting''. Nel comunicato, i vescovi di Irlanda ricordano gli incontri che il card. Sean Brady, arcivescovo di Armagh e primate di Irlanda e mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino, hanno avuto la scorsa settimana in Vaticano con Papa Ratzinger e con i responsabili di Congregazioni vaticane per parlare del ''contenuto e dell'impatto del rapporto Ryan'', che ha mostrato come, per decenni, abusi e violenze a danni dei minori siano stati 'endemici' nelle scuole cattoliche dell'isola. ''Abbiamo vergogna, siamo umiliati e chiediamo scusa se il nostro popolo si è allontanato così tanto dagli ideali cristiani'', scrivono i vescovi irlandesi nel comunicato, esprimendo ''profonda tristezza'' per gli abusi che migliaia di minori hanno subito negli anni '40-80' in istituti religiosi irlandesi. Proprio mentre i vescovi si riunivano, a Dublino migliaia di persone sono scese per strada per manifestare la loro solidarietà alle vittime. ''Il Rapporto Ryan - si legge ancora nel comunicato - rappresenta la più recente e inquietante incriminazione di una cultura che è stata prevalente nella Chiesa cattolica in Irlanda, per troppo tempo. Crimini odiosi sono stati perpetrati contro i più innocenti e i più vulnerabili, e sono stati commessi atti vili con effetti duraturi nella vita con il pretesto della missione di Gesù Cristo. Questo rappresenta un grave atto di tradimento della fiducia, che il nostro popolo ha riposto da sempre nella Chiesa. Per questo chiediamo perdono''. ''Abbiamo bisogno di tempo per riflettere ulteriormente sui dettagli'' del Rapporto Ryan, a cui i vescovi hanno dedicato ampio spazio durante il loro incontro. ''La nostra prima reazione - si legge nel comunicato - è di una profonda tristezza per le sofferenze di tanti, provate per così lungo tempo. Vogliamo invitare le vittime ad impegnarsi con noi per vedere come possiamo aiutare coloro che sono stati abusati. Vogliamo rispondere come pastori, nonostante le carenze a volte delle nostre precedenti risposte pastorali. Invitiamo tutta la Chiesa ad unirsi con noi in preghiera per il benessere e la pace della mente per tutti coloro che hanno sofferto''.

Asca