mercoledì 24 giugno 2009

Il Papa in Terra Santa. Mons. Fwal: il pellegrinaggio ha avuto più successo tra gli arabi che tra gli ebrei. Non lasciare che cada nell'oblio

''Bisogna riconoscere che la visita di Benedetto XVI in Terra Santa ha avuto più successo tra gli arabi che tra gli ebrei''. Lo ha affermato il Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Twal (nella foto con Benedetto XVI), nel suo intervento alla seconda assemblea 2009 della Roaco, Riunione Opere Aiuto Chiese Orientali, che si è chiusa oggi in Vaticano. Il Patriarca ha tracciato un bilancio del recente pellegrinaggio del Pontefice in Giordania, Israele e Territori palestinesi, ricordando come sin dal suo annuncio ufficiale questo ''avesse suscitato molta inquietudine e resistenze anche da parte cristiana''. Atteggiamento dovuto per Twal ''allo scoraggiamento dei cristiani davanti alla situazione politica e alla paura che il viaggio venisse strumentalizzato in chiave politica''. A causa delle dichiarazioni del vescovo Williamson e del conflitto a Gaza, poi, ''sia gli arabi che gli israeliani si trovavano in uno stato di estrema sensibilità: noi stessi avevamo pensato di chiedere un rinvio del viaggio. Grazie a Dio - ha detto il Patriarca - la visita è stata un vero successo ed una benedizione''. Tra i principali aspetti positivi emersi dal viaggio, Twal ha citato i discorsi del Papa definiti ''equilibrati e senza compromessi, che hanno preso atto della situazione quale essa è esortando le parti a progredire in modo significativo verso l'edificazione di una societa' nella quale ci sia spazio per tutti''. ''Bisogna riconoscere - ha detto Twal - che la visita di Benedetto XVI in Terra Santa ha avuto più successo tra gli arabi che tra gli ebrei. La sfida adesso è quella di non lasciare che questo grande avvenimento cada nell'oblio. Le parole che abbiamo ascoltato toccano direttamente la nostra situazione, le nostre prove e speranze''.

Asca