Il domenicano Di Noia non è un liturgista, bensì un teologo, neoscolastico per giunta, direttore a lungo della rivista The Tomist e membro della Pontificia Accademia San Tommaso d'Aquino. Dal 2002 è sottosegretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, ossia il numero tre del dicastero: dal 2002 al 2005 ha quindi lavorato a stretto contatto con l'allora card. Ratzinger, che evidentemente lo apprezza e si fida di lui. Ma soprattutto, Di Noia porta una marca di merito che fa ben sperare: nel 1997 era stato nominato provinciale dei domenicani del Midwest americano, ma la sua elezione venne immediatamente cassata, senza dare spiegazione di questo gesto, previsto dagli statuti ma assai raro, dal Maestro Generale dell'Ordine di allora, padre Timothy Radcliffe, uno dei peggiori arnesi del progressismo che tanto ha impestato l'Ordine di San Domenico. Non si conoscono pubbliche prese di posizione di mons. Di Noia sulla liturgia. Per quel che vale, si sa comunque che si era distinto per elogi fatti al film "The Passion" di Mel Gibson.
Asca, Messainlatino.it