domenica 12 luglio 2009

Le vacanze del Papa. Per Benedetto XVI a Les Combes un nuovo pianoforte, un barbecue e due gatti. Domani l'arrivo

Un nuovo pianoforte è pronto per lui nello studio al primo piano; un barbecue e un grande ombrellone - sotto cui mangiare, leggere, sonnecchiare - lo aspettano sul prato davanti allo chalet. Infine due gatti, uno grigio un po' malandato e uno bianco e nero, dal pelo lucido e folto, si affacciano di tanto in tanto nella villetta di Les Combes, una piccola frazione del comune valdostano di Introd, dove da domani il Papa, noto amante dei felini, trascorrerà un periodo di riposo fino al 29 luglio. I gatti non sono di casa, come lo era la gattina Milly nel Seminario di Bressanone lo scorso anno, ma la signora Renata, custode dell'abitazione, pensa che prima o poi verranno anche loro a fare un po' di compagnia e fusa a Papa Ratzinger. Per il resto, lo chalet di pietra e legno, con il tetto d'ardesia tra i boschi di Les Combes, offrirà a Benedetto XVI, che vi torna per la terza volta, vacanze ormai collaudate e garantite all'insegna del silenzio, della tranquillità, della discrezione, di fronte a un panorama mozzafiato dominato dal Monte Bianco. Fervono gli ultimi preparativi: gli irrigatori che rinfrescano i prati verdi che circondano lo chalet; l'ultima spolverata alla casa, fatta costruire dalla vicina colonia dei salesiani in onore di Giovanni Paolo II nel 2000; le verifiche degli uomini della sicurezza, mentre per la stradina di montagna cominciano a inerpicarsi i primi Suv e le prime auto nere dei collaboratori e della scorta del Papa. Saranno in tutto 300, tra agenti locali e staff vaticano, gli 'angeli custodi' che vigileranno sul Pontefice, mentre lo spazio aereo dell'intera vallata sarà off-limits anche per i deltaplanisti. Joseph Ratzinger raggiungerà Torino in aereo e da lì, tempo permettendo, si trasferirà in elicottero fino alla spianata che si apre davanti al suo chalet, ribattezzata "Plan du Saint Pere". Ad accoglierlo Osvaldo Naudin, sindaco di Introd dai tempi della prima vacanza di Giovanni Paolo II, i bambini e una piccola rappresentanza di paesani, oltre che il vescovo di Aosta, mons. Anfossi. Oltre a tanta preghiera e meditazione, nelle sue giornate montane il Papa ritroverà il tempo per leggere e probabilmente per scrivere : ci sono da preparare i testi per il suo prossimo viaggio apostolico nella Repubblica Ceca (26-28 settembre) e sopratutto la stesura della seconda parte del suo libro "Gesu' di Nazaret". Poi la musica, le passeggiate nel parco recintato dello chalet e, chissà, forse anche qualche coccola ai gatti.

Elisa Pinna, Ansa