sabato 15 agosto 2009

Assunzione di Maria. ll Papa all'Angelus: occasione per meditare sul senso ultimo dell’esistenza. Alla Madonna affido i sacerdoti del mondo

Una folla di fedeli ha accolto il Papa con grande fervore a Castel Gandolfo per l’Angelus che Benedetto XVI ha recitato in occasione della Solenntà dell’Assunzione, che ricorda l’ascesa in cielo della Madonna a conclusione della sua vita terrena, per partecipare alla gloria del figlio Gesù. Festante e strepitante, la folla di fedeli raccolti nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo ha salutato Benedetto XVI, affacciato al balcone, con un boato di inni e applausi. Più volte Benedetto XVI, sorridente, si è dovuto interrompere, sorridente, per permettere ai pellegrini di concludere i loro canti. “Viva Maria”, ha urlato a più riprese un fedele mentre Benedetto XVI salutava nelle diverse lingue.
"Nel cuore del mese di agosto, tempo di ferie per molte famiglie e anche per me, la Chiesa celebra la solennità dell'Assunzione della Beata Vergine", ha ricordato Benedetto XVI affacciato al balcone del palazzo apostolico di Castel Gandolfo. "E' questa un'occasione privilegiata per meditare sul senso ultimo dell'umana esistenza - ha proseguito il Papa salutato da centinaia di fedeli e pellegrini - aiutati dall'odierna liturgia che ci invita a vivere in questo mondo sempre orientati ai beni eterni, per condividere la stessa gloria di Maria, nostra madre". Il Papa ha poi sottolineato il rapprto tra Maria e i sacerdoti, ricordando ancora una volta l’Anno Sacerdotale e San Giovanni Maria Vianney. "Il Santo Curato d’Ars - ha detto - era attratto soprattutto dalla bellezza di Maria, bellezza che coincide con il suo essere l’Immacolata, l’unica creatura concepita senza ombra di peccato. ‘La Santa Vergine – affermava – è quella bella creatura che non ha mai disgustato il buon Dio’. Quale pastore buono e fedele, egli dette prima di tutto l’esempio, anche in questo amore filiale per la Madre di Gesù, dalla quale si sentiva attratto verso il cielo. ‘Se non andassi in cielo – esclamava – come sarei addolorato! Non vedrei mai la Santa Vergine, questa creatura così bella!’. Consacrò inoltre più volte la sua parrocchia alla Madonna, raccomandando specialmente alle mamme di fare altrettanto ogni mattina con i loro figli. Cari fratelli e sorelle – ha concluso - facciamo nostri i sentimenti del Santo Curato d’Ars. E con la stessa fede, rivolgiamoci verso Maria Assunta in cielo, affidandole in modo particolare i sacerdoti del mondo intero".

Apcom, AsiaNews