venerdì 7 agosto 2009

Il Papa a Viterbo e Bagnoregio. Pubblicato un libro sul rapporto tra i Pontefici e la città. Una copia verrà donata a Benedetto XVI

In occasione della visita pastorale di Papa Benedetto XVI a Viterbo (foto) e Bagnoregio domenica 6 settembre, la diocesi di Viterbo ha preparato la pubblicazione di un nuovo libro dal titolo “Viterbo e i Papi”, curato da mons. Salvatore Del Ciuco con la collaborazione della Banca di Viterbo. Alla presentazione il vescovo Lorenzo Chiarinelli ha affermato che "unanime è stata all'annuncio, la gioiosa esplosione dell'accoglienza da parte della comunità ecclesiale, delle istituzioni ai diversi livelli e ambiti, del popolo nella genuinità dei suoi sentimenti. Pregiudizi ideologici sono sulla via del tramonto e arroccamenti psicologici fanno parte di stagioni che tutti sanno pregresse. Come accogliere il Papa? L'accogliamo con affetto sincero, gratitudine viva e fedeltà filiale". Un’edizione speciale del libro sarà donata al Pontefice il giorno della visita pastorale e data in omaggio alle personalità presenti all’evento. Le 150 pagine che compongono il volume, illustrate con fotografie dei Pontefici, ripercorrono la storia della Chiesa locale, dagli inizi fino ai giorni nostri, quando è avvenuta l’unificazione delle cinque diocesi. Vengono rievocate le figure dei Papi eletti nei Conclavi, ma anche di quelli ospitati, morti e sepolti a Viterbo. Di ognuno si specificano le date precise del periodo di presenza in città e, schematicamente, le opere compiute durante la permanenza. La famosa vicenda del conclave più lungo della storia celebrato a Viterbo è arricchita con notizie in parte inedite e rivela quale fu il vero ruolo San Bonaventura da Bagnoregio nel sollecitare i cardinali all’elezione del Papa. Le dottrine teologiche di San Bonaventura, peraltro, sono da sempre care a Benedetto XVI il quale non ha mai nascosto la sua attrazione per il pensiero del santo francescano che, insieme a Sant'Agostino, è stato suo maestro di vita. L’oggetto della tesi che Joseph Ratzinger propose per l’abilitazione alla libera docenza è “La teologia della storia in San Bonaventura”, opera divenuta ormai un classico, oltre che un contributo fondamentale per comprendere una fase decisiva della civiltà europea, grazie alle sue stimolanti considerazioni. Il percorso si snoda attraverso lo studio degli aspetti culturali e religiosi della "societas christiana" del secolo XIII e l’analisi del dibattito sulla missione del francescanesimo e sulla funzione del sapere filosofico e teologico. Alla luce di tutto ciò, la pubblicazione ideata dalla diocesi di Viterbo diventa un interessante excursus sul glorioso passato della città che si intreccia con la formazione esistenziale e spirituale di Benedetto XVI.

Elisa Ignazzi, UnoNotizie.it