lunedì 28 settembre 2009

Gian Maria Vian: il viaggio del Papa esempio del giusto dialogo tra credenti e non credenti. Ha mostrato il volto autentico di Benedetto XVI

Il viaggio di Papa Benedetto XVI nella Repubblica Ceca, ''uno dei Paesi europei più largamente secolarizzati'', resta un esempio di ciò che deve diventare il giusto dialogo tra credenti e non credenti nella società. E' quanto scrive in un editoriale il direttore de L'Osservatore Romano Gian Maria Vian, che sottolinea come questo clima manifesti, invece, ''quale debba essere il confronto tra credenti e non credenti: nel rispetto reciproco - sottolinea Vian a conclusione del viaggio papale - e nella ricerca del bene comune e della verità''. Un dialogo fecondo che spinse quel Paese alla ''rivoluzione di velluto'', scrive il direttore del quotidiano della Santa Sede, che portò alla caduta di una ''dittatura fondata sulla menzogna'', ma che può ripetersi per fronteggiare i guasti che ''materialismo e relativismo continuano a fare''. Un'atteggiamento di dialogo e rispetto, con Benedetto XVI ''che ha riconosciuto esplicitamente il ruolo dei movimenti intellettuali e studenteschi nella liberazione dal comunismo''. Riferendosi all’incontro con i docenti dell’ “antichissima università Carlo”, Vian precisa che “qui, dove circa i tre quarti del corpo docente e degli studenti si dichiarano agnostici se non atei, il consenso e il calore manifestati a Benedetto XVI (..) hanno richiamato, per contrasto, l'episodio d'intolleranza che costrinse il Papa a rinunciare alla visita all'università romana della Sapienza. Manifestando invece quale debba essere il confronto tra credenti e non credenti: nel rispetto reciproco e nella ricerca del bene comune e della verità”. “La visita del successore di Pietro nelle terre di Boemia e di Moravia è stato un viaggio compiuto con le braccia aperte. Che una volta di più hanno mostrato il volto più gentile e autentico di Benedetto XVI”. “Il viaggio papale è stato reso ancora più significativo dalla voluta coincidenza con l'anniversario della ‘rivoluzione di velluto’ e del pacifico rivolgimento che vent'anni fa misero fine all'oppressione del comunismo nella maggior parte dell'Europa centrale e orientale – sottolinea il direttore -. I discorsi al popolo ceco di Benedetto XVI, incentrati principalmente sul concetto di verità (..) sono stati rivolti idealmente ai Paesi che hanno sofferto per il totalitarismo ateo”.

Asca, SIR