venerdì 9 ottobre 2009

A Barack Obama il Nobel per la pace 2009 per gli sforzi straordinari nella diplomazia e per la cooperazione tra i popoli, riconosciuti anche dal Papa

"Non sono sicuro di meritare il premio Nobel per la pace che ho appena ricevuto, sono sorpreso da questo conferimento e lo accetto con profonda umiltà". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama (nella foto con Benedetto XVI)commentando l'assegnazione del prestigioso riconoscimento. "Accetto questo premio soprattutto come invito ad agire", ha continuato, sottolineando la sua incredulità nel momento in cui ha appreso la notizia. Il comitato del Nobel ha attribuito il premio al presidente degli Stati Uniti "per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli". Il presidente del comitato norvegese, Thorbjoern Jagland, ha citato anche "la visione e gli sforzi di Obama per un mondo senza armi nucleari". La commissione ha riconosciuto gli sforzi del presidente statunitense per ridurre gli arsenali nucleari e lavorare per la pace nel mondo. "Obama ha fatto molte cose - ha detto Jagland durante la conferenza stampa a Oslo - ma è stato riconosciuto soprattutto il valore delle sue dichiarazioni e degli impegni che ha assunto nei confronti della riduzione degli armamenti, della ripresa del negoziati in Medio Oriente e la volontà degli Stati Uniti di lavorare con gli organismi internazionali". "Molto di rado una persona è stata capace di dare speranza in un mondo migliore e di catturare l'attenzione del mondo quanto è riuscito a Obama", si legge in una nota della commissione.
''Nel colloquio che ho avuto venerdì scorso con il Santo Padre Benedetto XVI, anche il Pontefice ha ringraziato li Presidente per i suoi sforzi in favore della pace. Questo premio è per noi una grandissima opportunità di continuare il lavoro per la costruzione di un mondo e di un'umanità migliori''. E' quanto ha detto l'ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede in un'intervista alla Radio Vaticana commentando il riconoscimento del premio Nobel al Presidente degli Stati Uniti. ''Credo che per la Santa Sede - spiega -, come ha detto anche il Papa nella conversazione che ho avuto con lui venerdì scorso in occasione della presentazione delle mie credenziali, l'abolizione delle armi nucleari sia una sfida per la quale dobbiamo lavorare insieme''. ''Siamo lieti - racconta l'ambasciatore - per questo importantissimo onore. Al presidente sono stati riconosciuti gli sforzi di costruire la comprensione tra i popoli, come aveva gia' manifestato nel discorso al mondo musulmano al Cairo, nel corso dei suoi viaggi e in altri discorsi e iniziative. Credo che il Comitato abbia riconosciuto il suo impegno per l'eliminazione delle armi nucleari''. ''Questo premio - aggiunge - è per noi una grandissima opportunita' di continuare il lavoro per la costruzione di un mondo e di un'umanità migliori'' e riconosce ''l'impegno del presidente a costruire questo mondo: ad eliminare le armi nucleari in tutte le parti del mondo''.
"L'attribuzione del Nobel per la pace al Presidente Obama è salutata con apprezzamento in Vaticano alla luce dell'impegno dimostrato dal Presidente per la promozione della pace nel campo internazionale, e in particolare anche recentemente in favore del disarmo nucleare": lo ha detto oggi il direttore della Sala stampa vaticana padre Federico Lombardi, che ha poi aggiunto: "Ci si augura che questo importantissimo riconoscimento incoraggi ulteriormente tale impegno difficile ma fondamentale per l'avvenire dell'umanità, affinchè possa portare i risultati sperati".

La Repubblica.it, Asca, SIR