martedì 13 ottobre 2009

Benedetto XVI visiterà la Sinagoga di Roma il 17 gennaio 2010, nella Giornata del dialogo cattolici-ebrei e nella festa del Moed di Piombo

Nel pomeriggio di domenica 17 gennaio 2010 Papa Benedetto XVI si recherà nella Sinagoga di Roma (foto) per incontrare la Comunità Israelitica, in occasione della 21° Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo fra cattolici ed ebrei, e della Festa del Moed di Piombo, che coincide proprio con tale data. Lo annuncia la Sala Stampa vaticana in un comunicato diffuso oggi. La comunità ebraica di Roma, presieduta da Riccardo Pacifici, conferma, in una nota, la "attesa visita" del Papa alla Sinagoga. Quella di Roma sarà la terza Sinagoga che Benedetto XVI visiterà, dopo quelle di Colonia, in Germania, nell’agosto 2005, e di Park East a New York, nell'aprile del 2008. Già subito dopo l’elezione al Soglio pontificio, nell’aprile del 2005, Benedetto XVI aveva manifestato con un messaggio a Riccardo Di Segni la sua volontà di confidare “nell’aiuto dell’Altissimo per continuare il dialogo e rafforzare la collaborazione con i figli e le figlie del popolo ebraico”. La festa ebraica romana del Moed di Piombo - spiega la sala stampa vaticana - si celebra il 2 del mese di shevat in ricordo di un avvenimento considerato miracoloso. Nel 1793 gli ebrei del ghetto di Roma scamparono alla furia del popolino romano che si era radunato presso i suoi portoni per incendiarli e penetrare all'interno del recinto con intenzioni ostili, convinto che gli ebrei dessero aiuto e protezione agli odiati sostenitori delle nuove idee rivoluzionarie proveniente dalla Francia. Nel resto dello Stato pontificio gli ebrei erano stati per questo assaliti e alcuni malmenati. Si temeva il peggio, quando un provvido acquazzone - quasi un diluvio torrenziale - spense i bollori dei più scalmanati e le fiamme che erano state appiccate ai portoni con alcune fascine. Sembra - conclude la nota vaticana - che il nome di Moed di Piombo sia da ricollegarsi al colore del cielo scuro e livido come il piombo. La ricorrenza era ricordata ogni anno nella Scuola siciliana ad opera della congrega Ezrà Betzarot con una luminaria e un rinfresco durante il quale erano raccolte donazioni in denaro tra i membri della Chevrà.