venerdì 30 ottobre 2009

Il Papa: oggi più che mai essenziali pazienza e disciplina nella scienza, che deve aprire l’orizzonte della ragione verso la ricerca della verità

La ''responsabilità per il futuro dell'umanità e il rispetto per la natura e il mondo attorno a noi'' richiedono, ''oggi più che mai'', la ''attenta osservazione, il giudizio critico, la pazienza e la disciplina che sono essenziali per il moderno metodo scientifico''. Lo ha detto questa mattina Papa Benedetto XVI, incontrando gli astronomi che stanno partecipando al Colloquio patrocinato dalla Specola Vaticana in occasione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia. Nel suo discorso, Papa Ratzinger ha lodato i recenti studi che hanno portato a ''chiarire il preciso contesto storico della condanna di Galileo''. Oggi, rispetto all'epoca in cui visse l'astronomo italiano, siamo ''alla vigilia di scoperte scientifiche ancora più grandi e cariche di conseguenze'', ha osservato il Papa, auspicando un ritorno di quel senso di ''stupore riverente e del desiderio di raggiungere una sintesi veramente umanistica del sapere'' che caratterizzò l'epoca delle scoperte scientifiche nel XVII secolo. Il Pontefice ha sottolineato che ''la vera conoscenza è sempre rivolta alla sapienza, e invece di limitare gli occhi della mente, essa ci invita a sollevare lo sguardo verso la sfera superiore dello spirito. Conoscenza, in una parola, deve essere intesa e perseguita in tutta la sua ampiezza liberatrice''. Il Papa ha quindi aggiunto che se la conoscenza può essere ridotta a ''calcolo ed esperimento'', essa, se aspira a diventare ''sapienza'', deve rivolgere lo sguardo alla ''ricerca di quella verità ultima che, sebbene sia al di là nostra comprensione completa, è tuttavia la chiave della nostra autentica felicità e la libertà, la misura della nostra umanità vera, e il criterio per un giusto rapporto con il mondo fisico e con i nostri fratelli e sorelle nella grande della famiglia umana''. Da qui l'augurio che l'anno internazionale dell'astronomia ''conduca oltre che alla contemplazione delle meraviglie della creazione alla contemplazione del Creatore e di quell'Amore che è il motivo ispiratore della sua creazione, l'Amore che, nelle parole di Dante Alighieri, 'muove il sole e l'altre stelle''.

Asca