lunedì 26 ottobre 2009

Il vescovo anglicano Broadhurst: il Papa ha ascoltato le nostre preoccupazioni, proposta interessante e incredibilmente generosa

“Interessante”, così il vescovo John Broadhurst, presidente dell’organizzazione “Forward in faith UK”, che rappresenta l’anima tradizionalista della Chiesa anglicana di Inghilterra, definisce all'agenzia SIR la proposta del Vaticano di consentire con una nuova Costituzione Apostolica a pastori e vescovi anglicani di entrare in piena comunione con la Chiesa Cattolica. Sabato scorso, si è conclusa l’assemblea generale che ha riunito per due giorni a Londra oltre 500 delegati di “Forward in faith” eletti in rappresentanza di parrocchie e organismi di Inghilterra, Scozia e Galles. Erano presenti rappresentanti anche da Stati Uniti e Australia e ospiti tra i quali l’arcivescovo australiano John Hepworth, primate della Traditional Anglican Communion. Nel discorso di chiusura, il vescovo Broadhurst ha detto che la proposta del Papa “è incredibilmente generosa, clamorosamente diversa da qualsiasi altra proposta simile del passato. Non è senza problemi, non senza difficoltà o questioni sospese ma dice a me e a te che Roma pensa in modo diverso da quello che ha pensato negli ultimi quarant’anni”. “In un momento in cui speravamo che la Chiesa di Inghilterra ascoltasse le nostre preoccupazioni e non l’ha fatto, il vescovo di Roma l’ha fatto e questo deve farvi fermare e riflettere”, ha detto ancora il vescovo Broadhurst. John Broadhurst è vescovo di Fulham nella diocesi anglicana di Londra ed ha la responsabilità pastorale delle parrocchie contrarie all’ordinazione delle donne. “Negli anni passati - ha detto ancora il vescovo John Broadhurst - molti anglicani sono stati a Roma a parlare del dilemma dell’anglicanesimo, di come possiamo entrare in comunione con la Santa Sede” e “la cosa interessante era che Roma non era in grado di rispondere a quella domanda”. Sempre nel suo discorso, Broadhurst ha ricordato che l’ordinazione delle donne pastore ha reso la posizione del suo movimento all’interno della chiesa di Inghilterra molto difficile. Poi un appello per l’unità: “Dobbiamo cercare di rispondere a questo tutti insieme, soprattutto con la preghiera. Leggere la proposta, digerirla, vedere come evolve”. “Dobbiamo capire – conclude - chi siamo e che cosa ci riserva il futuro”.

SIR