sabato 12 dicembre 2009

Il portavoce vaticano: la Santa Sede con pazienza e lungimiranza dialoga con le nazioni, pensando al bene della Chiesa e alla pace fra tutti i popoli

Tre 'successi' diplomatici del Papa nel corso di "pochissimi giorni" vengono sottolineati da padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana. In un editoriale per "Octava Dies", il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano, il portavoce della Santa Sede mette in luce tre udienze a capi di Stato o di Governo e ambasciatori "nel corso di pochissimi giorni" meno notati dai giornali. "Ricevendo il nuovo ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede - afferma Lombardi - il Papa ha osservato che, nonostante le difficoltà dei decenni trascorsi nei rapporti con la Santa Sede e soprattutto le limitazioni poste alla attività della Chiesa, i rapporti diplomatici non sono mai stati interrotti e i miglioramenti sono apprezzabili. L'incontro del Papa con il Presidente russo Medvedev è stato occasione per l'annuncio dello stabilimento dei rapporti diplomatici con la federazione Russa, concludendo la fase ventennale di avvicinamento con rapporti ufficiali ma non ancora pieni. E' un passo avanti significativo, la situazione della ostilità passata del regime comunista sovietico è oggi un ricordo. Infine, l'udienza al Presidente del Vietnam si deve considerare come una tappa ulteriore del cammino auspicato verso la normalizzazione dei rapporti con il Paese asiatico, dove la Chiesa cattolica conta su una comunità numerosa e dinamica, che festeggia quest'anno un importante anno giubilare, e che nonostante le difficoltà dei decenni trascorsi guarda con fiducia al futuro". "La Santa Sede - conclude il gesuita - continua, con pazienza e lungimiranza, a tessere il suo dialogo con i responsabili delle nazioni, pensando al bene della Chiesa nei loro Paesi e nella prospettiva della comprensione e della pace fra tutti i popoli. La sua diplomazia non è guidata da debolezza o spirito di compromesso. Si tratta, com'era stato già detto molto bene in passato, del 'realismo della speranza'".

Apcom