sabato 12 dicembre 2009

Il presidente vietnamita dopo l'incontro con il Papa: pronti a rafforzare le relazioni con il Vaticano. Intanto torna in carcere il prete dissidente

All'indomani del colloquio in Vaticano con il Papa, il presidente del Vietnam Nguyen Minh Triet (nella foto con Benedetto XVI), ha confermato che vuole "rafforzare le relazioni" con il Vaticano. Santa Sede e Vietnam non hanno relazioni diplomatiche, ma negli anni più recenti è iniziato il disgelo, che potrebbe addirittura culminare in un viaggio del Pontefice nel 2011. Ieri il raro incontro in Vaticano ha significato una tappa importante per il progresso dei rapporti bilaterali, ha detto la Santa Sede; e all'indomani dell'incontro, attraverso la stampa ufficiale, il presidente Nguyen Minh Triet ha confermato che il "Vietnam è pronto a rafforzare le relazioni con i Vaticano sulla base del rispetto di principi fondamentali del diritto internazionale". Intanto Amnesty International ha chiesto ad Hanoi il rilascio dell'anziano prete dissidente, rientrato in prigione proprio nel giorno dell'udienza di Benedetto XVI al presidente del Vietnam. Nguyen Van Ly è stato condannato nel 2007 a otto anni di reclusione con l'accusa di aver diffuso propaganda contro lo Stato. La sorella, Nguyen Van Ly, ha comunicato all'organizzazione a tutela dei diritti umani che il prete era ricoverato in un ospedale dal 14 novembre, a causa di uno stato ipertensivo che gli aveva già provocato un ictus. "Ma ieri è stato di nuovo trasferito in carcere. La sua situazione è lievemente migliorata, ma non sta ancora bene. E non so perchè abbiano deciso di riportarlo in carcere, considerato che ha ancora bisogno di assistenza".

Agi