Il Papa ai carabinieri del Vaticano: la casa di Pietro è sempre aperta per accogliere in un abbraccio i credenti e gli uomini di buona volontà
Il Papa ha ricevuto stamani nella Sala Clementina i carabinieri della Compagnia Roma San Pietro che prestano servizio attorno al Vaticano. Presenti il comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli, e il comandante provinciale, generale Vittorio Tomasone, accompagnati dall’arcivescovo Vincenzo Pelvi, ordinario militare per l’Italia. Il Papa ha espresso la propria gratitudine per il servizio svolto dai carabinieri nei pressi del Vaticano, contribuendo “a dare sicurezza e serenità ai pellegrini e ai visitatori che giungono presso il centro della fede cattolica” permettendo sia quel “necessario raccoglimento spirituale nella visita alla Tomba dell’apostolo Pietro” che “il clima favorevole per l’incontro con il Successore di Pietro, cui Cristo ha affidato il compito di confermare i fratelli nella fede”. “Come suggerisce il maestoso colonnato del Bernini, la casa di Pietro è sempre aperta per accogliere, in un ideale abbraccio, i credenti e tutti gli uomini di buona volontà, che dal Magistero dei Pontefici romani ricevono luce e incoraggiamento per crescere nella fede e diventare costruttori di pace e di serena e civile convivenza”. Benedetto XVI ha sottolineato il “lavoro umile”, silenzioso, “ma indispensabile” svolto dai carabinieri “perché il pellegrinaggio a Roma costituisca per ciascun visitatore un’occasione unica per sperimentare la gioia della fede e i valori della fratellanza, dell’accoglienza e del rispetto reciproco, sull’esempio di Colui che essendo Dio è diventato Bambino per amore nostro”. Quindi, dopo aver ricordato la tradizione di fedeltà, generosità e gli ideali dell’Arma, ha invocato la Madre di Dio, patrona dei carabinieri: “Maria, la ‘Virgo fidelis’, vostra Patrona, accompagni voi e l’intera Arma, in particolare quanti, in diversi Paesi del mondo, sono impegnati in delicate missioni di pace, ed accolga i vostri propositi di bene presentandoli al suo divin Figlio”.