Apcom, SIR
giovedì 11 febbraio 2010
Domenica la visita di Benedetto XVI all'Ostello della Caritas di Roma. Il card. Vallini: incoraggiamento a lavorare per un mondo di giustizia e carità
Papa Benedetto XVI visiterà domenica prossima alla stazione Termini di Roma "la cittadella della carità" che comprende l'ostello, il poliambulatorio e la mensa sociale. Il card. Agostino Vallini, vicario generale per la diocesi romana, ha illustrato questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione nella sede della Radio Vaticana, il programma dettagliato della visita del Pontefice, che durerà poco meno di due ore. Il Papa arriverà a Termini alle 9.45 e sarà accolto dallo stesso cardinale Vallini, dal sindaco Gianni Alemanno, dall'amministratore delegato delle Ferrovie Mario Moretti e dai rappresentanti del governo, il ministro Altero Matteoli e il sottosegretario Gianni Letta. Quindi entrerà nel poliambulatorio, dove incontrerà medici, infermieri e volontari e ascolterà le parole di Salvatore Geraci, medico e responsabile dell’area sanitaria. In ostello lo attenderanno gli ospiti e i volontari, poi entrerà alle 10.45 nella sala mensa, accolto da canti e da saluti di benvenuto. Il Papa ascolterà anche la testimonianza di un ospite dell’ostello e l’intervento del card. Vallini, poi prenderà la parola. Tutto sarà concluso intorno alle 11.30. "La visita del Pontefice - ha spiegato il card. Vallini - è un'occasione di fede e di incoraggiamento a lavorare per un mondo sempre più caratterizzato da giustizia e carità". La visita di Benedetto XVI ai servizi della Caritas di Roma sarà “certamente un grande segno, un incoraggiamento per tutte le Chiese del vecchio continente”. E’ la terza volta che un Pontefice visita un luogo di accoglienza della Caritas romana. La prima volta è stato Giovanni Paolo II il 20 dicembre del 1992 alla mensa di Colle Oppio. La stessa mensa ha ricevuto la visita di Benedetto XVI il 4 gennaio di tre anni fa. L’ostello dedicato a mons. Luigi Di Liegro – ha detto il card. Vallini - “è un polo di accoglienza e di contrasto all’emarginazione sociale e che la Chiesa di Roma ha voluto come luogo simbolo della città”. La comunità ecclesiale “non può dimenticare o far finta di non vedere questa folla di uomini e donne che compongono il popolo degli esclusi – ha affermato - perché tradirebbe il mandato di Gesù. D’altra parte se vogliamo essere discepoli di Gesù non possiamo non seguire il suo esempio e il suo amore preferenziale per i poveri”. Il card. Vallini ha sottolineato l'impegno della Caritas, specialmente nell'Anno europeo contro la povertà e l'esclusione sociale, in tutte queste attività ribadendo comunque che "vera povertà è quella del cuore, dobbiamo rispondere a domande concrete e risolvere problemi ma anche accogliere e offrire umanità e ascolto. Il vero spirito della Caritas deve essere farsi prossimo, accogliere ogni persona". Il card. Vallini ha poi ricordato mons. Di Liegro, primo direttore della Caritas di Roma, che l’ha guidata per 18 anni. Un “infaticabile sacerdote nell’animare la comunità cristiana ad avere a cuore i poveri”. Rispondendo poi ad alcune domande dei giornalisti il card. Vallini ha spiegato che il suo “desiderio da pastore e da cittadino è una maggiore incisività della politica a favore della famiglia”, specie a sostegno degli anziani, delle famiglie numerose e dei poveri. Per mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma, la visita di Benedetto XVI è un “incoraggiamento a fare ancora di più per gli ultimi di questa nostra città”. Anche Caritas Europa – come ha precisato mons. Enry Gillen, presidente di Caritas Europa - “è orgogliosa della visita” del Papa, perché dimostra “la solidarietà a tutti i poveri di Europa”. Caritas Europa – ha aggiunto – “vuole contribuire ad un nuovo modo di vedere la povertà che non è solo la mancanza di bene materiali ma colpisce le persone nei loro corpi, nelle loro anime, nelle loro vite”. “Non possiamo lasciare che una persona scivoli nella povertà – ha affermato mons. Gillen -. Dobbiamo trovare una soluzione per combattere le disuguaglianze ed evitare ingiustizie per il presente e per il futuro. Questo è quello che noi chiamiamo responsabilità”. Il poliambulatorio, l’ostello e la mensa sorgono in locali messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato e operano in convenzione con gli Enti locali. Dal 1983 il poliambulatorio ha assistito 80.000 persone, grazie a circa 300 volontari. L’ostello che porta il nome del fondatore della Caritas di Roma don Luigi Di Liegro è sorto invece nel 1987 e ha offerto in questi anni circa 1.200.000 pernottamenti. La mensa serale, attiva dal ’93, fornisce 500 pasti caldi giornalieri a italiani e stranieri, tutti muniti di un’apposita tessera rilasciata dai Centri di ascolto o dai municipi di appartenenza.