Una fondazione per favorire il dialogo della Chiesa Cattolica con atei e agnostici: la annuncia, in un'intervista al quotidiano della CEI Avvenire, il presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, mons. Gianfranco Ravasi. ''ll nostro dicastero - spiega l'arcivescovo - sta organizzando una Fondazione intitolata 'Il cortile dei gentili' che si ispira al discorso del Papa alla Curia a dicembre''. In quell'occasione, Benedetto XVI aveva invitato la Chiesa a creare un luogo di dialogo con i non credenti 'in ricerca' e aperti all'esperienza religiosa. L'obiettivo, prosegue mons. Ravasi, è quello di ''creare una rete di persone agnostiche o atee che accettino il dialogo e entrino come membri nella Fondazione e quindi del nostro dicastero. Inoltre, vogliamo avviare contatti con organizzazioni atee per avviare un confronto (non certo con l'Uaar italiana, che è folcloristica)''. Poi, il Vaticano vuole ''studiare lo spazio della spiritualità dei senza Dio su cui aveva già indagato la Cattedra dei non credenti del cardinale Martini a Milano'' e ''sviluppare i temi del rapporto tra religione, società, pace e natura''. ''Vorremmo, con questa iniziativa - sintetizza mons. Ravasi -, aiutare tutti ad uscire da una concezione povera del credere, far capire che la teologia ha dignità scientifica e statuto epistemologico. La Fondazione vorrebbe organizzare ogni anno un grande evento per affrontare, di volta in volta, uno di questi temi''. Il debutto della Fondazione è previsto nella seconda metà di quest'anno, probabilmente a Parigi: ''Abbiamo già avuto la disponibilità di Julia Kristeva'', nota linguista e psicanalista, annuncia mons. Ravasi.
Asca