giovedì 17 giugno 2010

Le nomine del Papa. Versaldi, Bertello, Nosiglia: ecco la terna di nomi per la successione del card. Poletto a Torino. Il ruolo del card. Bertone

Versaldi, Bertello, Nosiglia. Ecco la terna all’interno della quale il Papa sceglierà il nuovo capo della Chiesa torinese. Il "dossier Torino" è sulla scrivania di Benedetto XVI che intende risolvere la questione prima della pausa estiva. Dalla nunziatura apostolica l’istruttoria è arrivata in Vaticano dove Giovanni Battista Re, ministro dei vescovi, ha predisposto per il Papa la lista che La Stampa è in grado di anticipare. I tempi per la designazione sono stretti. Dopo mesi il complesso meccanismo è finalmente arrivato alla fase decisiva. "Nessun ritardo o slittamento della decisione è all’ordine del giorno", precisano al Palazzo Apostolico. Nel passaggio degli incartamenti dalla nunziatura all’apposito dicastero della Santa Sede, nella terna sono affiorate una conferma e una novità. La conferma è che con nella città della Sindone arriverà probabilmente un bertoniano "doc": il Segretario di Stato resta saldamente al comando della Curia romana e i tentativi di ridimensionarne il potere sono falliti uno dopo l’altro. Le voci circolate due mesi fa sui mass media francesi di una "cordata" diplomatica guidata da Sodano e Sandri per avvicendare il porporato piemontese al vertice della piramide vaticana si sono dimostrate infondate e la fiducia del Papa per il suo primo collaboratore "non è mai stata in discussione", assicurano in Vaticano. La novità dell’ultim’ora però, è che il fedelissimo del card. Bertone che verrà promosso a Torino non sarà necessariamente Giuseppe Versaldi, vescovo di Alessandria, ma potrebbe anche essere, a sorpresa, l’ambasciatore vaticano in Italia Giuseppe Bertello, anch’egli molto vicino al Segretario di Stato. Bertello ha condotto in prima persona l’intera fase delle consultazioni e la sua candidatura si è progressivamente rafforzata. All’inizio sembrò "dietro le quinte" il favorito "in pectore", malgrado emergessero pubblicamente altre ipotesi (Forte, Migliore) che in realtà, "non hanno mai avuto reali possibilità perché non gradite a Bertone", assicurano Oltretevere. Adesso la terna, con 2 bertoniani su 3, ufficializza l’impronta del Segretario di Stato sulla sede più importante del Piemonte. Con due precisazioni. La prima è che in Curia il presidente della CEI Bagnasco e il suo predecessore Ruini hanno sponsorizzato Nosiglia, attuale "numero due" dell’episcopato italiano con delega per il Settentrione, anche per cercare di arginare la supremazia di Bertone. La seconda è che Bertello sarebbe per Poletto una soluzione preferibile rispetto a Versaldi. Undici mesi fa Benedetto XVI mise piede per la prima volta nella provincia di Torino, a Romano Canavese, e nel paese natale, assicurò al braccio destro che il suo parere sarebbe stato decisivo anche nell’investitura del successore di Poletto (nella foto con Benedetto XVI). Joseph Ratzinger è uomo di parola e così sta effettivamente avvenendo. La linea-Bertone, quindi, avrà la meglio anche a Torino, dove uscirà di scena il sodaniano Poletto, sia che arrivi Versaldi al quale è stata affidata l’indagine sui Legionari di Cristo e la spiegazione ufficiale su L’Osservatore Romano della linea di rigore di Benedetto XVI contro la "sporcizia" nella Chiesa. Sia che, all’ultimo momento, il defilato ma sempre "in pole position" Bertello prevalga sull’interprete ufficiale della "tolleranza zero" contro gli abusi sessuali del clero. Ed è possibile che il prossimo arcivescovo non divenga subito cardinale al primo concistoro, anche perché Poletto ha meno di 80 anni ed entrerebbe ancora da elettore in un eventuale conclave.

Giacomo Galeazzi, La Stampa