martedì 22 giugno 2010

Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente. Il relatore generale: dialogo basato sul rispetto, la collaborazione e l'impegno unica via di progresso

“La descrizione chiara e coraggiosa della situazione delle Chiese nei nostri Paesi” è questa per il patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto), Antonios Naguib, “la grande novità” contenuta nell’Instrumentum Laboris del prossimo Sinodo per il Medio Oriente che si svolgerà in Vaticano dal 10 al 24 ottobre sul tema della comunione e testimonianza. In un’intervista all'agenzia SIR, il Patriarca, che del Sinodo sarà il relatore generale, afferma che “il testo sinodale incoraggia il dialogo” quale “unica via di progresso” per rispondere a sfide come i conflitti in Iraq, tra israeliani e palestinesi, la libertà di coscienza, il lavoro, l’emigrazione. Dialogo che deve essere basato “sul rispetto reciproco, la collaborazione dove è possibile e l’impegno a partecipare al progresso del proprio Paese”. Ma alle Chiese spetta anche “il compito di educare i propri fedeli, fin dall’infanzia, ai valori evangelici e missionari”. “Sentiamo la necessità di consacrare più sforzi e mezzi per questo compito pastorale – dice il patriarca - Il documento raccomanda anche più comunione e collaborazione tra le varie Chiese cattoliche in ogni Paese e nella regione, per il coordinamento dell’attività pastorale nei campi comuni, come catechesi, pastorale giovanile e familiare, media, dialogo. Qualche cosa si fa già ma urge rinforzare quest’orientamento”.

SIR