venerdì 2 luglio 2010

Il 7 luglio Benedetto XVI si trasferisce per il periodo estivo a Castel Gandolfo. Mons. Semeraro: gratitudine e gioia per la sua presenza

Benedetto XVI si trasferirà da mercoledì 7 luglio nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. È quanto fa sapere oggi la Prefettura della Casa Pontificia in un comunicato diffuso dalla sala stampa vaticana. “Nel periodo estivo – informa la Prefettura – sono sospese tutte le udienze private e speciali. Nei mercoledì 14, 21, 28 luglio le Udienze generali non avranno luogo. Nelle domeniche e nelle solennità durante il periodo estivo la recita dell’Angelus avrà luogo nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Le Udienze generali riprenderanno regolarmente da mercoledì 4 agosto”. “Gratitudine” e “gioia” per “la sua presenza a breve a Castel Gandolfo”, “una permanenza che sarà più prolungata rispetto al passato”. Con questi sentimenti mons. Marcello Semeraro (nella foto con Benedetto XVI), vescovo di Albano, si prepara ad accogliere il Papa a Castel Gandolfo. “L’arrivo del Papa nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per il periodo estivo – afferma all'agenzia SIR mons. Semeraro – è sempre motivo di gioia per la comunità castellana e per l’intera diocesi di Albano, che coglie tale presenza come un grande segno che la Provvidenza le offre per sentire con sempre maggiore intensità il vincolo di comunione che la unisce alla Chiesa intera”. Infatti, aggiunge il vescovo, “in Pietro e nei suoi successori, il Signore Gesù ha posto il perpetuo e visibile principio e il fondamento dell’unità della fede e della comunione. Noi, però, vorremmo che il Papa sentisse – anche in queste settimane nelle quali si allontana da Roma – quanto la Chiesa gli vuole bene ed è stretta attorno a lui con la preghiera intensa e il filiale affetto. E siamo certi che Benedetto XVI conosce e vede tutto questo”. “Gli appuntamenti domenicali per la preghiera dell’Angelus – sottolinea mons. Semeraro – vedono i fedeli di Castello e delle altre parrocchie di Albano uniti ai tanti altri pellegrini e la mia stessa presenza personale a quegli incontri di breve catechesi e di preghiera intende mostrare tale nostra unione spirituale con il Papa”. Anche “la Santa Messa celebrata alle ore 08.30 secondo le intenzioni del Papa e quotidianamente teletrasmessa da Tv2000 nella parrocchia pontificia di Castel Gandolfo per tutto il tempo della sua permanenza, è un invito alla preghiera per lui: perciò vi partecipano molti fedeli, religiose e religiosi avvicendandosi per il servizio liturgico e l’animazione. Grande segno di affetto da parte del Papa per noi sarà, infine, la Santa Messa che nella stessa chiesa egli presiederà per la solennità dell’Assunzione”. Già da ora, conclude il vescovo, “noi intendiamo dire al Santo Padre il nostro grazie e a questo aggiungiamo la gioia per averlo quest’anno fisicamente accanto a noi molto presto e per un periodo ancora più prolungato rispetto al passato”.