La gioia della Maddalena nel ritrovare il Maestro è grande. Ma Gesù le dice: “Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre”: “Maria Maddalena vorrebbe riavere il suo Maestro come prima, ritenendo la croce un drammatico ricordo da dimenticare. Ormai però non c’è più posto per un rapporto con il Risorto che sia meramente umano. Per incontrarlo non bisogna tornare indietro, ma porsi in modo nuovo in relazione con Lui: bisogna andare avanti! Lo sottolinea San Bernardo: Gesù ci invita tutti a questa vita nuova, a questo passaggio...Noi non vedremo il Cristo voltandoci indietro" (Udienza generale dell'11 aprile 2007).
La fede, spiega il Papa. non è un’ideologia, una morale o una filosofia: è l’esperienza dell’incontro col Cristo risorto. Un incontro che trasforma totalmente la vita, com’è accaduto per Maria Maddalena che corre dagli Apostoli per annunziare il grande evento: "Ho visto il Signore".
“Ecco: chi incontra Gesù risuscitato viene interiormente trasformato; non si può ‘vedere’ il Risorto senza ‘credere’ in lui. Preghiamolo affinché chiami ognuno di noi per nome e così ci converta, aprendoci alla ‘visione’ della fede. La fede nasce dall’incontro personale con Cristo risorto, e diventa slancio di coraggio e di libertà che fa gridare al mondo: Gesù è risorto e vive per sempre. E’ questa la missione dei discepoli del Signore di ogni epoca e anche di questo nostro tempo” (Udienza generale del 19 aprile 2006).
La Maddalena è stata dunque la prima testimone della Risurrezione di Gesù. Eppure i Vangeli la ricordano come la donna da cui "erano usciti sette demoni": “La storia di Maria di Màgdala richiama a tutti una verità fondamentale: discepolo di Cristo è chi, nell’esperienza dell’umana debolezza, ha avuto l’umiltà di chiedergli aiuto, è stato da Lui guarito e si è messo a seguirLo da vicino, diventando testimone della potenza del suo amore misericordioso, più forte del peccato e della morte” (Angelus, 23 luglio 2006).
Radio Vaticana