giovedì 26 agosto 2010

Nelle librerie 'Attacco a Ratzinger' dei vaticanisti Rodari e Tornielli. Cinque anni di Benedetto XVI tra campagne mediatiche e nemici, anche interni

Doveva durare solo due o tre anni. Qualcuno lo disse nei corridoi della Curia romana all'indomani della sua elezione. E Joseph Ratzinger stesso, da poco eletto Papa Benedetto XVI dopo un conclave lampo durato appena un giorno, pronunciò queste parole nella Messa inaugurale del 24 aprile 2005: “Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi”. Fu profetico Benedetto XVI, i lupi sarebbero arrivati. In "Attacco a Ratzinger", due autorevoli vaticanisti, Paolo Rodari e Andrea Tornielli, documentano ciò che è avvenuto nei sacri palazzi da quella primavera di ormai cinque anni fa. Cinque anni di crisi della Chiesa che i due giornalisti ricostruiscono in un'inchiesta a tutto campo attraverso interviste, documenti e testimonianze inedite, parlando di attacco. Un attacco alla Chiesa, al papato e più in particolare alla figura del Pontefice che, però, non nasconderebbe un complotto ideato da chicchessia: piuttosto, sostengono i due esperti, Papa Benedetto XVI sarebbe stato lasciato solo troppe volte in un'assenza totale di “regia”. Così, bufera dopo bufera, polemica dopo polemica, il messaggio del Papa sarebbe stato anestetizzato e la sua figura schiacciata sul cliché del Papa retrogrado mentre la domanda più frequente a suo riguardo sarebbe diventata: a quando la prossima crisi? Le polemiche suscitate dal discorso di Ratisbona; il caso clamoroso delle dimissioni dell'arcivescovo di Varsavia Wielgus che aveva collaborato con i servizi segreti comunisti; le critiche mosse alla pubblicazione del documento che liberalizza l'uso della messa antica; la revoca della scomunica ai vescovi lefebvriani, coincisa con la diffusione dell'intervista negazionista di uno di loro; la crisi diplomatica per le dichiarazioni sul preservativo durante il viaggio in Africa; il dilagare dello scandalo degli abusi sui minori.Basta scorrere le prime pagine dei giornali e le rassegne stampa internazionali per accorgersi di come sia in atto, fin dagli inizi del pontificato di Papa Ratzinger un attacco al Papato e al Papa. Nonché alla Chiesa in generale. Un attacco mosso dal pregiudizio negativo, pronto a scattare su qualsiasi cosa il Papa dica o faccia, pronto a enfatizzare e creare “casi internazionali”. C'è una strategia orchestrata dietro questo attacco? O piuttosto un'assenza di regia e di strategia comunicativa? E questo attacco ha origine solo fuori della Chiesa o nasce anche all'interno degli ambienti ecclesiali?
Paolo Rodari è il vaticanista del quotidiano Il Foglio, dopo esserlo stato per tre anni a Il Riformista. Ha collaborato con Il Sole 24 Ore, Il Tempo e con le agenzie Il Velino e Fides. È titolare del blog Palazzo Apostolico, www.paolorodari.com. Andrea Tornielli, inviato e vaticanista del quotidiano Il Giornale, collabora con varie riviste italiane e internazionali. Numerose le sue pubblicazioni, tra cui ricordiamo "Pio XII. Un uomo sul trono di Pietro" (Mondadori, 2007), "Paolo VI. L'audacia di un Papa" (Mondadori, 2009). Tra i volumi pubblicati presso Piemme ricordiamo "Pio XII. Il Papa degli Ebrei" (2001), "La scelta di Martini" (2002), "Papa Luciani. Il sorriso del santo" (2003), "Benedetto XVI. Il custode della fede (2005) e "Il segreto di Padre Pio e Karol Wojtyla" (2006). È titolare del blog Sacri Palazzi, blog.ilgiornale.it/tornielli.

Giacomo Galeazzi, La Stampa

Un estratto del libro - Prefazione e primo capitolo

Tutti gli schiaffi a Papa Benedetto - Estratto del capitolo conclusivo