Apcom, Avvenire
lunedì 20 settembre 2010
Il Papa nel Regno Unito. L'entusiasmo della stampa inglese: grande coraggio nell'insistere sul ruolo fondamentale della religione nella cultura
All'indomani della sua conclusione, il viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito è salutato come un successo dalla stampa d'Oltremanica, che tira un respiro di sollievo per lo scampato pericolo di attentati e per l'accoglienza di un popolo, quello britannico, che si è mostrato tutt'altro che "secolarizzato". Se ieri il Sunday Times titolava che più che un Rottweiler il Papa tedesco è descrivibile come un "santo nonnetto" ("holy grandad"), oggi il Times fa notare che il primo ministro David Cameron ha "cooptato" il Pontefice per "promuovere la sua visione di un Paese compassionevole", in riferimento all'intervento del premier sulla rivista cattolica The Tablet. "Il messaggio papale suona a festa con la 'big society' di Cameron" concorda il progressista The Guardian, che cita la risposta del premier all'affermazione di Benedetto XVI che la società britannica rischia di cadere vittima di "aggressive forme di secolarizzazione". "Cameron ha ringraziato il Papa...per quattro giorni incredibilmente commoventi" riferisce. "Cameron ha tracciato dei parallelismi fra gli insegnamenti papali e la sua 'big society'" rimarca The Sun. E' invece sulla "sete di fede" e sul bisogno profondo del Paese di guardare al messaggio cristiano che tornano il Sunday Telegraph e il Daily Mail. "La popolarità della visita ha messo a tacere gli oppositori che avevano previsto raduni deserti e parchi vuoti" scrive il Daily Mail. "Il Papa ha parlato all’anima del nostro Paese, affermando le verità morali eterne che i nostri leader politici e religiosi preferiscono evitare". E continua: "Le dichiarazioni di Papa Benedetto degli ultimi giorni sono state incredibili e senza precedenti nella Gran Bretagna moderna. Le sue parole sono espresse con tanta calma e dolcezza eppure possiedono una forza enorme". Sulla stessa linea, ieri il Sunday Telegraph aveva espresso in un editoriale un deciso apprezzamento per il "grande coraggio" mostrato dal Pontefice nell'insistere sul "ruolo fondamentale che la religione ha ancora nella nostra cultura". Il risultato fondamentale della visita, ha sintetizzato il direttore di The Tablet, Catherine Pepinster, è stato di "unire i cattolici britannici e umanizzare un Papa percepito così spesso come freddo, distaccato e autoritario". In un’editoriale The Independent ammette che "questa tanto contestata visita è stata meglio, anzi molto meglio, di quanto ci si aspettasse". E tutto, continua il giornale, "grazie a quello che ha detto il Papa e a come lo ha detto. Ci sono stati momenti in cui ha indubbiamente toccato il cuore dei britannici". E conclude: "È possibile che abbia lasciato la Gran Bretagna un po’ più aperta di come l’ha trovata". Il conservatore Daily Telegraph, che ha ribadito il suo entusiasmo per la visita, ieri metteva la foto del Papa in prima pagina. Un Pontefice sorridente che salutava la folla spiccava sotto il titolo "L’arrivederci affettuoso del Papa alla Gran Bretagna", mentre in un editoriale Peter Stanford esaminava i benefici di questa visita per il suo Paese. "I cattolici britannici – scrive – sono ora senz’altro più in pace con loro stessi, sono più felici, si sentono di poter camminare più a testa alta". E questo non è solo dovuto, spiega Stanford, alle "forti parole usate dal Papa sulla questione degli abusi ma anche e soprattutto alla sua volontà di voler creare una connessione tra il dialogo religioso e la società civile". "Ci sono senz’altro lezioni da imparare da questo incontro che la Gran Bretagna ha avuto con il Papa – continua il giornalista –. E sono sicuro che i laicisti più tenaci di questo Paese potrebbero presto trovarsi senza l’esagerato seguito di prima". Uno degli obiettivi più importanti raggiunti dal Papa in questo viaggio, continua, "è stato quello di dimostrare che il cattolicesimo è una presenza valida e valorizzata che sta al cuore di questa nazione multireligiosa e multiculturale".