Il Papa: le Conferenze Episcopali strumento per la comunione tra i vescovi e il Pontefice e della sollecitudine pastorale per la salvezza delle anime
I cristiani siano testimoni del Vangelo e punto di riferimento nella società: è l’auspicio di Benedetto XVI, contenuto nel discorso di questa mattina nell’udienza ai vescovi brasiliani della Regione Centro-Ovest, l’ultimo gruppo di presuli del Brasile in visita ad Limina apostolorum. L’indirizzo d’omaggio al Pontefice è stato rivolto dall’arcivescovo di Brasilia, dom João Braz de Aviz. “L’attuale società secolarizzata – ha detto il Papa - esige dai cristiani una rinnovata testimonianza di vita affinché l'annuncio del Vangelo sia accolto per quello che è: la Buona Novella dell'azione salvifica di Dio che viene incontro all'uomo”. Nel giorno in cui si festeggia la proclamazione della Repubblica del Brasile, Benedetto XVI ha sottolineato “l’importanza dell’azione evangelizzatrice della Chiesa nella costruzione dell’identità brasiliana”. Il Papa ha messo l’accento sul ruolo della Conferenza episcopale del Paese, organismo che si appresta a celebrare i suoi 60 anni di fondazione e che, ha detto, rappresenta un punto di riferimento per la società brasiliana. Benedetto XVI ha affermato che la prima testimonianza che ci si aspetta da chi annuncia la Parola di Dio è l’amore reciproco. Le Conferenze Episcopali, ha rilevato, nascono proprio come concreta applicazione della comunione d’amore dei vescovi con il Pontefice. E come “strumento di comunione effettiva ed affettiva tra i suoi membri”. D’altro canto, ha aggiunto, la Conferenza Episcopale consente ai presuli di esercitare armoniosamente alcune funzioni pastorali per il bene dei fedeli e dei cittadini di un determinato territorio. “La Conferenza Episcopale – ha soggiunto – promuove una unione di sforzi e di intenzioni dei vescovi”, diventando uno strumento che può condividere i suo impegni. Tuttavia, non deve diventare una realtà parallela o sostitutiva del ministero di ogni vescovo. Ed ha ribadito che i vescovi devono innanzitutto trovare i mezzi più efficaci per far arrivare al popolo il Magistero universale. L’esercizio della funzione dottrinale, ha quindi constatato, è necessaria ad “affrontare le nuove questioni emergenti”. Spetta ai presuli, ha poi aggiunto, orientare “la coscienza degli uomini per incontrare una retta soluzione ai nuovi problemi suscitati dalle trasformazioni sociali e culturali”. Il Papa ha così indicato quali siano oggi i temi particolarmente sensibili, che "richiedono oggi un’azione congiunta dei vescovi: la promozione e la tutela della fede e della morale, la traduzione dei libri liturgici, la promozione e la formazione delle vocazioni di speciale consacrazione, l'elaborazione di sussidi per la catechesi, l'impegno ecumenico, rapporti con le autorità civili, la difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale, la santità della famiglia e del matrimonio tra uomo e donna, il diritto dei genitori a educare i loro figli, la libertà religiosa, gli altri diritti umani, pace e giustizia sociale”. Il Papa ha così ribadito che le Conferenze Episcopali esistono come “organo propulsore della sollecitudine pastorale dei vescovi, la cui preoccupazione primaria deve essere la salvezza delle anime”. Il Santo Padre ha concluso il suo discorso assicurando la propria affettuosa vicinanza al popolo del Brasile, affidato all’intercessione materna della Vergine Maria di Aparecida.