Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in udienza i partecipanti alla riunione della Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Orientali Ortodosse. “Tutti i cristiani hanno bisogno di lavorare insieme in un clima di fiducia e reciproca accoglienza per servire la causa della pace e della giustizia”. Il Papa ha ricordato l’importanza del dialogo intrapreso dall’organismo su “Natura, costituzione e missione della Chiesa”. Il documento che ne è scaturito, ha osservato, ha messo in luce aspetti fondamentali dell’ecclesiologia che condividiamo e al tempo stesso ha identificato quei temi che richiedono un maggiore approfondimento nelle successive fasi del dialogo. “Possiamo solo essere grati – ha detto il Pontefice – che dopo quasi 15 secoli di separazione ancora troviamo un accordo sulla natura sacramentale della Chiesa, sulla successione apostolica” e sulla stringente necessità “di testimoniare il Vangelo di Gesù Cristo” nel mondo. Ha così ricordato gli argomenti al centro della seconda fase dei lavori della Commissione e in particolare dell'incontro di questa settimana: la comunione tra le Chiese nei primi secoli e il ruolo del monachesimo all’inizio della vita della Chiesa. “Dobbiamo essere fiduciosi – ha soggiunto – che la vostra riflessione teologica porterà le nostre Chiese non solo ad una comprensione reciproca più profonda, ma a continuare in modo convinto il nostro cammino verso la comunione” a cui siamo chiamati da Gesù Cristo. Per questa intenzione, ha rammentato, abbiamo elevato la nostra invocazione durante la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, appena conclusa. “Molti di voi – ha sottolineato il Papa - provengono da regioni in cui i singoli fedeli e le comunità cristiane si trovano a fronteggiare sfide e difficoltà che sono per tutti noi motivo di profonda preoccupazione”. “L’intercessione e l’esempio dei tanti martiri che hanno dato una coraggiosa testimonianza a Cristo in tutte le nostre Chiese – ha concluso il Papa – possano sostenere e rafforzare voi e le vostre comunità cristiane”.