L'Osservatore Romano
venerdì 21 gennaio 2011
La prima volta della questura di Roma ricevuta dal Papa. Tagliente: obiettivo principale conquistare la fiducia della gente e farle sentire vicinanza
"È la prima volta che il Papa riserva un'udienza per gli uomini e le donne della Questura di Roma, che ogni giorno si prodigano per garantire agli operatori economici, ai turisti e ai pellegrini, il diritto di sentirsi sicuri". Lo ha evidenziato il questore Francesco Tagliente nel saluto rivolto a Benedetto XVI all'inizio dell'incontro svoltosi questa mattina nell'Aula della Benedizione. Prima che il Pontefice pronunciasse il suo discorso con un forte richiamo alla morale pubblica, il questore ha presentato i 1.200 tra dirigenti e agenti, intervenuti con i loro familiari e un gruppo dell'Associazione nazionale della Polizia di Stato , che rappresentano i 7.500 operatori in servizio presso le divisioni, gli uffici, i reparti e i 49 commissariati di Roma. "Sono questi - ha detto - gli uomini e le donne che, insieme con l'Ispettorato di polizia presso il Vaticano e la Gendarmeria pontificia, concorrono a garantire la sicurezza di Vostra Santità e l'ordinato svolgimento delle celebrazioni liturgiche e degli incontri che lei presiede a Piazza San Pietro e nel territorio della provincia, dove si trova anche la residenza di Castel Gandolfo". Sono gli uomini e le donne, ha aggiunto, "che garantiscono la sicurezza delle delegazioni dei Paesi accreditati presso la Santa Sede e dei dignitari esteri diretti in Vaticano. Ogni giorno - ha sottolineato - all'impegno per la prevenzione e il contrasto delle varie forme di illegalità, si affianca la loro dedizione per la tutela delle fasce deboli della popolazione. È proprio a queste persone che gli uomini e le donne della Questura rivolgono assistenza e supporto sia giuridico che morale". Quindi ha ricordato come in ciascuna delle attività che essi sono chiamati a svolgere l'obiettivo principale sia "quello di conquistare la fiducia della gente e far sentire la loro vicinanza, assicurando la piena disponibilità per dare risposte sempre più compatibili alle esigenze dei cittadini nelle situazioni più diverse: dal furto alla rapina, fino alle manifestazioni di piazza". Un compito non facile, ha spiegato Tagliente , "ma in ciascuna circostanza, ciò che orienta ogni singolo poliziotto è l'osservanza della legge, unita al senso dell'equilibrio che consente di rispettare nella loro dignità tutte le persone". Certo, il questore si è detto consapevole che "la dedizione e la passione con la quale ciascun operatore affronta quotidianamente il lavoro, purtroppo sottrae talvolta tempo ai congiunti"; per questo ha voluto ringraziare pubblicamente questi ultimi "per il supporto affettivo assicurato sempre a ciascuno di noi". E in proposito ha ricordato come ai familiari degli agenti sia stato dedicato lo scorso 19 dicembre il concerto di Natale con l'esibizione della banda musicale della polizia di Stato. "Ed è in questa stessa ottica - ha concluso - che il nostro cappellano, don Nicola Tagliente, si è impegnato per questo momento di riflessione e preghiera" della grande famiglia della Polizia di Stato.