sabato 12 febbraio 2011

L'11 marzo l'uscita del secondo libro del Papa su Gesù di Nazaret incentrato sulla morte e resurrezione. Trecentomila copie per la versione italiana

La Libreria Editrice Vati­cana ha già mandato in stam­pa trecentomila copie della versione italiana del nuovo li­b­ro di Benedetto XVI dedica­to alla vita di Gesù. Il volu­me, in libreria dall’11 marzo, uscirà contemporaneamen­te in vari Paesi (in Germania per i tipi di Herder, negli Sta­ti Uniti di Ignatius Press) e rappresenta la naturale con­tinuazione del primo volu­me, "Gesù di Nazaret", usci­to il 16 aprile 2007 e pubblica­to in italia da Rizzoli: in dieci capitoli, per un totale di 446 pagine, Joseph Ratzinger ha presentato la prima parte della vita di Cristo spiegan­do che il Gesù dei Vangeli è il vero Gesù, quello storico, che ha calcato la terra di Pale­stina duemila anni fa. Il Pa­pa, che scrive e pubblica que­sti­libri non come atti di Magistero, nel primo volume ave­va detto esplicitamente: "Ognuno è libero di contrad­dirmi". Questo secondo volu­me, edito dalla Lev e distribu­ito da Rizzoli, sarà incentra­to sulla fase finale della vita di Cristo, la sua passione, morte e resurrezione, nu­cleo fondante e iniziale degli stessi racconti evangelici. Il libro di Benedetto XVI sarà presentato ufficialmente in Sala Stampa vaticana il po­meriggio del 10 marzo, dal card. Marc Ouellet, Pre­fetto della Congregazione dei vescovi. È prevista anche la presenza di una personali­tà laica (alla presentazione nel 2007 in Vaticano, insie­me al card. Cristoph Schönborn e al pastore valdese Daniele Garrone intervenne il filosofo Massimo Caccia­ri), ma sul suo nome non c’è ancora certezza, anche se au­torevoli indiscrezioni parla­no della possibilità che si trat­ti di Claudio Magris. Con questo libro, Benedet­to XVI raggiunge quota tre in cinque anni di pontificato: ol­tre al primo e al secondo de­dicati alla vita del Nazareno, infatti, lo scorso novembre ha visto la luce anche il libro intervista con il giornalista te­desco Peter Seewald, frutto di una settimana di colloqui avvenuti l’estate scorsa a Ca­stel Gandolfo. Libro diventa­to subito best-seller, e ap­prezzato per la semplicità con cui Papa Ratzinger, senza sot­trarsi ad alcuna domanda, ha parlato delle questioni più spinose, dallo scandalo della pedofilia alle polemi­che sul discorso di Ratisbo­na. Ma il Papa, che da tempo desiderava portare a termi­ne queste fatiche, non si fer­ma e sta già lavorando a un terzo saggio su Gesù, dedica­to ­questa volta ai Vangeli del­l’infanzia, i testi di Matteo e Luca, che descrivono l’an­nunciazione e la nascita di Cristo. Nonostante i tanti impegni del pa­pato, Benedetto XVI ha dedicato il pe­riodo delle vacanze estive per lavora­re sui suoi libri. Non usa il computer, ma scrive a mano, con la penna, ver­gando i suoi fogli in tedesco, con una calligrafia minuta e non sempre facilmente comprensibile. Ci pensa suor Birgit, una religiosa di madre lingua tedesca che lo assisteva fin da quanto era Prefetto della Congrega­zione per la dottrina della fede, e che è abituata a leggere i manoscritti ratzingeriani, a ribattere il testo al computer. La revisione è lunga e meticolosa. Per la­vorare, il Papa ha bisogno di avere a portata di mano una serie di libri ed è per questo che nel suo studio si è cer­cato di riprodurre la biblioteca che aveva nell’appartamento in piazza della Città Leonina dove ha abitato da cardinale per oltre vent’anni.

Andrea Tornielli, Il Giornale