giovedì 10 febbraio 2011

Gli 80 anni della 'Radio Vaticana'. Lombardi: nasce 'Vatican Tic', con un clic si richiamano tutti i contributi su un evento dell'agenda del Papa

Si chiama “Vatican Tic” (foto), ed è “un sistema organizzato in base al calendario delle attività del Papa, grazie a cui con un semplice clic si possono richiamare tutti i contributi pubblicati nel sito che si riferiscono a un determinato evento dell’agenda del Papa”. A parlarne è stato padre Federico Lombardi, direttore di Radio Vaticana, come una delle novità predisposte dall’emittente della Santa Sede in occasione dell’80° anniversario di fondazione, che è stato festeggiato oggi ai Musei Vaticani. “Vatican Tic”, ha annunciato padre Lombardi, “si può estendere facilmente agli altri siti vaticani con cui collaboriamo, cosicché potrà diventare uno strumento molto potente e condiviso per il nuovo portale di informazioni vaticane che il Pontificio Consiglio per le Comunicazioni sociali sta sviluppando”. Tra i progetti futuri dell’emittente vaticana, proprio all’interno del nuovo portale, c’è anche quello, ha reso noto padre Lombardi, di “superare la nuova frontiera, su cui riflettiamo da tempo ma che non abbiamo ancora veramente superato, del coinvolgimento nel mondo dei social network”. Grazie alla collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano, inoltre, Radio Vaticana ha pubblicato nell’ultimo anno, sul nuovo canale vaticano su “You Tube”, oltre 500 videonews sull’attività del Papa in quattro lingue diverse”. “Una grande comunità di comunicatori e tecnici al servizio della missione del Santo Padre, che – coinvolta nelle grandi trasformazioni dell’era digitale - cerca di usare le vie migliori per comunicare, in collaborazione con tutti quelli che possono contribuire a tale missione”. Padre Lombardi ha tracciato in questi termini l’identikit di Radio Vaticana, e ha aggiunto: “Siamo una comunità di lavoro originariamente e appassionatamente internazionale e multiculturale. Siamo più di 300 e veniamo da 60 paesi diversi”, che trasmette in quaranta lingue e quindici alfabeti diversi. Tra le “nuove entrate”, padre Lombardi ha citato una pagina web in lingua macedone, durante il recente Sinodo per il medio Oriente, e una pagina in ebraico moderno, “messaggio molto chiaro di dialogo con il mondo ebraico e ben recepito”, e ora “si studia la possibilità di una pagina coreana, dato che la Chiesa Cattolica in Corea è una delle più dinamiche dell’Asia”. “La difesa della varietà linguistica fa parte del nostro Dna”, ha affermato il direttore di Radio Vaticana. Altro obiettivo di Radio Vaticana, “cercare di raggiungere tutti, in particolare quanti sono in difficoltà, lontani o separati dalle grandi possibilità di comunicazione”: ad esempio, “il servizio per i cattolici in Cina e Vietnam è stato ed è gigantesco, l’equivalente di migliaia e migliaia di pagine”.

SIR