giovedì 24 febbraio 2011

Il 28 febbraio il presidente del Parlamento europeo incontra il Papa: i politici ascoltino quello che un uomo di fede e cultura come lui ha da dire

“Noi politici in Europa dovremmo ascoltare quello che un uomo di fede e di cultura come Joseph Ratzinger ha da dire. Non è soltanto un capo di Stato, ma è prima di tutto il supremo Pontefice della Chiesa Cattolica: una comunità di credenti che ha dato forma all’Europa”. Jerzy Buzek, polacco, prima militante in Solidarnosc contro il regime e poi premier a Varsavia dal 1997 al 2001, ora presidente del Parlamento europeo, lunedì 28 febbraio sarà in Vaticano per una visita a Papa Benedetto. L'agenzia SIR Europa lo ha intervistato a Bruxelles alla vigilia del suo viaggio. “In un periodo di grandi cambiamenti in Europa e nel mondo – afferma -, tutti noi abbiamo bisogno di qualche orientamento. L’est e l’ovest finalmente crescono di pari passo. Noi, in Europa, stiamo cominciando a respirare nuovamente con tutti e due i polmoni, come aveva chiesto il grande Giovanni Paolo II”. Il presidente dell’Assemblea Ue dichiara: “So che forse una delle più grandi preoccupazioni della Chiesa Cattolica in questi giorni è la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente. Si tratta di una preoccupazione che qui, al Parlamento europeo, condividiamo profondamente, e stiamo incoraggiando Catherine Ashton, Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Ue, ad aprire la strada con misure concrete in difesa della libertà religiosa”. “L’integrazione europea ha sempre due dimensioni: riunire le nazioni in un’unica Unione e supportare ogni cittadino nella ricerca del proprio posto in una società globalizzata”. Il presidente del Parlamento Ue specifica: “Si prendano ad esempio la sfida globale della migrazione, la sfida europea dell’invecchiamento delle società e la sfida locale della disintegrazione delle comunità. Sono tutte sfide interconnesse tra di loro”. E, prendendo spunto dai problemi dell’attualità, aggiunge: “L’immigrazione verso l’Europa è un dato di fatto e aumenterà negli anni a venire. Dovremo trovare una risposta europea a questo problema”. Quindi aggiunge: “Gli eventi che si verificano in Libia, Tunisia, Egitto e in tutto il mondo arabo ispirano speranza. Dal primo momento, ho sostenuto in pieno le legittime aspirazioni dei popoli. Come vicini, amici e partner, dobbiamo proteggere i fiori della libertà”. Delle famiglie Buzek dice: “Sono il cuore stesso di tutta la società umana. Dobbiamo proteggerle e accudirle”. Infine un messaggio ai giovani: “Non perdete fiducia nel bene che possiamo fare. Non perdete la speranza che questo possa essere realizzato. Voi siete l’Europa e noi abbiamo bisogno che voi sosteniate l’Europa”.

SIR