Radio Vaticana
sabato 5 febbraio 2011
Tauran: il dialogo è via maestra alla pace e collaborazione tra i popoli. Se le circostanze saranno mature il Papa considererà di recarsi in Iran
“Dialogare ci è necessario, perché il dialogo è via maestra alla pace e alla collaborazione tra i popoli”: lo scrive il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, in un articolo pubblicato sul mensile internazionale 30giorni. “Non possiamo cedere all’istinto della paura verso l’altro – continua il porporato – ma dobbiamo assumere, invece, come fossero nostre, le aspirazioni al bene dell’interlocutore”. Di qui, l’esortazione ai cristiani, ad “evitare due scogli: il rancore e l’indifferenza”, soprattutto “nel contesto di oggi”. Il porporato ricorda, poi, il suo viaggio compiuto in Iran nel novembre scorso, durante il quale ha visitato, per la prima volta, la città di Qom, luogo santo per gli sciiti e sede universitaria. “Ho potuto constatare con soddisfazione – scrive il presidente dicastero per il Dialogo Interreligioso – l’importanza data all’insegnamento della filosofia e spero che dai contatti e dalle conversazioni particolarmente ricche avute in tale circostanza possa nascere una collaborazione di tipo accademico”. Il card. Tauran cita anche l’Eucaristia celebrata a Teheran insieme alla comunità cristiana locale, in cui ha visto “tante attestazioni di affetto verso il Papa ed il desiderio di vivere come cristiani che danno il buon esempio”. Centrale poi “l’incontro cordiale” con il presidente Mahmoud Ahmadinejad (foto), il quale ha ribadito come “nelle società contemporanee il ruolo delle religioni non possa essere diminuito”, poiché c’è bisogno di “riscoprire l’importanza della religione e la fede in Dio”. Cosa che, invece, non è successa con “due sistemi che hanno promesso la felicità all’uomo ed hanno fallito: il marxismo ed il capitalismo”. Tauran conclude il suo articolo ricordando lo scambio di missive tra Ahmadinejad e Benedetto XVI e ribadendo che “quando le circostanza saranno mature, certamente il Papa considererà l’opportunità di un viaggio in Iran”, avendo come “prima meta la visita e la comunione con la locale comunità cattolica”.