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mercoledì 30 marzo 2011
Nuova legge vaticana sui diritti d'autore: proteggere integrità e autenticità dei contenuti del Magistero. Il web favorisce l'opera evangelizzatrice
Nell'era di internet anche il Vaticano corre ai ripari e adotta una nuova legge sui diritti d'autore per tutelare maggiormente l'immagine, la voce e i contenuti dell'insegnamento del Papa. Ne dà notizia L'Osservatore Romano in un articolo nel quale Carlo Carrieri e Sergio Aumenta espongono i contenuti di una normativa sul diritto d'autore che aggiorna quella del 1960 per "tutelare l'autenticità del Magistero". "Nel contesto dell'evoluzione tecnologica in atto - si legge sul giornale vaticano - la tutela del diritto di autore e dei diritti connessi (di esecuzione, di riproduzione e via dicendo) è stata messa significativamente alla prova". In particolare, "la maggiore facilità di diffusione dei dati, se da un lato rende sempre più accessibile il patrimonio delle informazioni in ogni parte del mondo, favorendo la stessa opera evangelizzatrice, dall'altro richiede una maggiore attenzione per garantire l'integrità dei contenuti, soprattutto quando questi facciano riferimento all'insegnamento evangelico o al magistero ecclesiastico". Aggiornando la legge promulgata da Giovanni XXIII nel 1960, la Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano ha deciso che, in futuro, la normativa vaticana integrerà automaticamente la normativa italiana che eventualmente si modificasse nel corso del tempo, "salvo la possibilità di intervenire per disapplicare eventuali norme non utili o per introdurne di nuove più specifiche per rispondere alle particolari esigenze della realtà vaticana". In particolare, "si tiene in grande conto l'esigenza della diffusione dei testi originali del Magistero, che ogni privato ha la possibilità di scaricare liberamente dal sito internet della Santa Sede e di diffondere, purché non ne tragga profitto economico". Il Vaticano intende "tutelare non solo i diritti di diffusione e riproduzione, ma soprattutto l'originalità e integrità dei testi del Magistero che, pertanto, è giuridicamente illecito (oltre che eticamente riprovevole) modificare". Quanto alle immagini e alla voce del Pontefice, il Vaticano ha "una viva esigenza di protezione da abusi ed utilizzi non appropriati". Insomma, "scopo della legge non è quindi di sottrarre alla libera fruibilità personale i testi del Magistero, che continueranno a essere disponibili per attività non lucrative, ma di proteggerne l'integrità e in definitiva l'autenticità dei contenuti".