Gianni Cardinale, Avvenire
sabato 12 marzo 2011
Quaresima 2011. Gli Esercizi spirituali per il Papa e la Curia romana, un percorso iniziato nel 1925 con Pio XI. Il card. Ratzinger li guidò nel 1983
L’istituzione degli esercizi spirituali in Vaticano per il Papa e i suoi più stretti collaboratori risale al 1925 con Pio XI, che poi nel 1929, con l’Enciclica "Mens nostra", stabilisce si svolgano puntualmente ogni anno. Si tratta di un appuntamento inizialmente fissato nel periodo dell’Avvento ma che, dal 1964, viene spostato nella prima settimana di Quaresima. I predicatori chiamati a guidarli con Pio XI sono soprattutto gesuiti, ma anche oblati di Rho, cappuccini e redentoristi. Pio XII sceglie di nominare solo padri gesuiti con l’eccezione del 1941. Giovanni XXIII sceglie un gesuita, il vescovo Angrisani, il parroco romano Scavizzi e il predicatore apostolico padre Ilarino. Paolo VI inaugura le sue scelte, nel 1964, con il redentorista tedesco Häring, rompendo così la consuetudine che aveva visto finora nell’elenco solo ecclesiastici italiani. Il primo cardinale chiamato a predicare gli esercizi è stato Karol Wojtyla nel 1976, due anni prima di diventare Giovanni Paolo II. Non pochi hanno ricevuto la porpora dopo aver predicato (ricordando solo i viventi: Martini, Cottier, Tonini, Medina Estevez, Schoenborn, Comastri). Benedetto XVI nei primi anni di pontificato ha scelto cardinali, per così dire, a "fine carriera" come Cè, Biffi, Vanhoye e Arinze. Lo scorso anno, in occasione dell’Anno Sacerdotale, è stato nominato un prete, il salesiano don Enrico dal Covolo, che nel frattempo è diventato vescovo dopo essere nominato rettore della Pontificia Università Lateranense. Quest’anno è toccato al carmelitano scalzo Francois-Marie Lethel. Una curiosità riguardante l’attuale Pontefice. In una intervista concessa al mensile 30giorni da cardinale ha rivelato che alcuni anni prima della sua nomina ad arcivescovo di Monaco del 1977, "forse nel 1975", Paolo VI lo "aveva invitato a predicare gli Esercizi spirituali in Vaticano". "Ma – aggiunge l'allora card. Ratzinger – non mi sentivo sufficientemente sicuro né del mio italiano né del mio francese per preparare e osare una tale avventura e così avevo detto di no". Ma fu un "no" provvisorio. Nel 1983 dopo essere stato chiamato a Roma da Giovanni Paolo II il card. Ratzinger viene chiamato a predicare gli esercizi. E accetta.