Questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti alla Plenaria della Pontificia Commissione per l’America Latina, che ha avuto per tema “Incidenza della pietà popolare nel processo di evangelizzazione dell’America Latina”. La pietà popolare è “un’espressione sincera della fede” che ha “le sue radici dell’inizio stesso dell’evangelizzazione in quelle terre”, detto Benedetto XVI nel suo discorso. In effetti, ha spiegato il Papa, “man mano che il messaggio di salvezza di Cristo andava illuminando e vivificando le culture di quei luoghi, si andava tessendo progressivamente la ricca e profonda religiosità popolare che caratterizza il vissuto di fede dei popoli latinoamericani”, che costituisce “il tesoro prezioso della Chiesa cattolica in America Latina, e che essa deve proteggere, promuovere e, se necessario, purificare”. Per portare a termine la nuova evangelizzazione in America Latina, secondo il Pontefice, “non si possono lasciare fuori le molteplici manifestazioni della pietà popolare”. Infatti, tutte quante, "ben orientate e adeguatamente accompagnate, favoriscono un fruttuoso incontro con Dio, un intenso culto per il Santissimo Sacramento, una sentita devozione alla Vergine Maria, un crescente affetto per il Successore di Pietro e la consapevolezza di appartenere alla Chiesa. Che tutto questo possa servire per evangelizzare, comunicare la fede, portare i fedeli ai sacramenti, rinsaldare i vincoli di amicizia e dell’unità familiare e comunitaria e rafforzare la solidarietà e l'esercizio della carità”. “La fede – ha chiarito Benedetto XVI – deve essere la fonte principale della pietà popolare, affinché questa non si riduca a una semplice espressione culturale di una determinata regione. Più ancora, deve rimanere in stretta relazione con la sacra Liturgia, che non può essere sostituita da nessuna altra espressione religiosa”. La Liturgia, ha ribadito, “dovrà costituire il punto di riferimento per ‘incanalare con lucidità e prudenza gli aneliti di preghiera e di vita carismatica’ che si riscontrano nella pietà popolare; dal canto suo la pietà popolare, con i suoi valori simbolici ed espressivi, potrà fornire alla Liturgia alcune coordinate per una valida inculturazione e stimoli per un efficace dinamismo creatore”. Nella pietà popolare, ha ricordato il Papa, “s’incontrano molte espressioni di fede legate alle grandi celebrazioni dell’anno liturgico, nelle quali il popolo semplice dell’America Latina riafferma l’amore che sente per Gesù Cristo, nel quale incontra la manifestazione della vicinanza di Dio, della sua compassione e misericordia”. “Sono innumerevoli – ha aggiunto – i santuari che sono dedicati alla contemplazione dei misteri dell’infanzia, passione, morte e risurrezione del Signore, e ai quali accorrono moltitudini di persone per mettere nelle sue divine mani i loro dolori e le loro gioie, chiedendo allo stesso tempo abbondanti grazie e implorando il perdono dei loro peccati”. Intimamente unita a Gesù, “c’è anche la devozione dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi alla Santissima Vergine Maria. Ella, dagli albori della evangelizzazione, accompagna i figli di questo continente ed è per loro sorgente inesauribile di speranza”. Anche i Santi sono considerati “stelle luminose” che edificano i fedeli “con il loro esempio”. “Non si può negare tuttavia – ha ammesso Benedetto XVI – che esistono certe forme deviate di religiosità popolare che, invece di promuovere una partecipazione attiva alla Chiesa, creano piuttosto confusione e possono favorire una pratica religiosa meramente esteriore e svincolata da una fede ben radicata e interiormente viva”. Certamente, quindi “la pietà popolare deve essere sempre purificata e puntare al centro, ma merita tutto il nostro apprezzamento”. Durante gli incontri che il Papa ha tenuto negli ultimi anni in occasione delle visite al limina dei vescovi dell’America latina, i presuli gli hanno sempre raccontato quanto stanno realizzando nelle loro rispettive circoscrizioni ecclesiastiche per promuovere la Missione continentale. Per il Pontefice, “un aspetto fondamentale del lavoro della Chiesa” è “dare il primato alla Parola di Dio affinché essa sia alimento permanente della vita cristiana e il fulcro di tutta l’azione pastorale”. “Quest’incontro con la divina Parola deve portare a un profondo cambiamento di vita, a una identificazione radicale con il Signore e il suo Vangelo, a prendere piena coscienza che è necessario stare solidamente consolidati in Cristo”, ha concluso il Santo Padre.
SIR, Radio Vaticana
Ai partecipanti alla Plenaria della Pontificia Commissione per l'America Latina (8 aprile 2011) - il testo integrale del discorso del Papa