Papa Benedetto XVI si è collegato con l’equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, in occasione dell’ultima missione dello Shuttle Endeavour, alle ore 13.11, dalla Sala Foconi del Palazzo Apostolico Vaticano Nella Sala Foconi erano presenti Enrico Saggese, Ppresidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Thomas Reiter, direttore Voli Umani e Operazioni dell’Agenzia Spaziale Europea e il generale di Squadra Aerea Giuseppe Bernardis, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana. Il Santo Padre ha seguito le immagini degli astronauti su un ampio schermo televisivo, mentre a bordo della Stazione Spaziale arrivavano solo il suono e le voci. Il collegamento è durato 20 minuti, ed ha avuto inizio con un breve scambio di battute tra Thomas Reiter, la Stazione spaziale e la Nasa, per la verifica tecnica. È intervenuto quindi il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana che ha rivolto al Papa alcune parole di saluto, spiegando la natura e il significato della missione. Saggese ha chiesto poi al Comandante della missione Dmitry Kondratyev di presentare al Santo Padre la missione stessa e i membri dell’equipaggio, tra i quali due astronauti di nazionalità italiana, Paolo Nespoli e Roberto Vittori. Nella Stazione si trovano 12 astronauti, di cui tre hanno dovuto curare la gestione della Stazione stessa, mentre gli altri hanno dialogato con Benedetto XVI. Il Pontefice sembrava molto divertito, tanto che a un certo punto un astronauta si è lasciato tirare in alto dalla assenza della forza di gravità strappando una risata generale. Nella missione in corso viene installato nella Stazione uno strumento che è stato sviluppato da 600 scienziati nel mondo, l’"Alpha Magnetic Spectrometer", per studiare la presenza di antimateria nell’Universo, la sua composizione e la sua origine. L’appuntamento straordinario è stato trasmesso dai media vaticani anche in streaming e sulla rete della Nasa, tramite la Nasa-tv.
A conclusione del collegamento, padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, ha incontrato i giornalisti proprio in Sala Stampa insieme con il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Saggese, il direttore dell’Agenzia Europea Spaziale Reiter, il generale di Squadra Aerea Bernardis. Tutti hanno espresso emozione e hanno avuto parole di ringraziamento per Benedetto XVI spiegando di aver invitato il Papa al collegamento e di essere rimasti particolarmente colpiti, oltre che dalla sua disponibilità, dalla volontà di dialogare piuttosto che di leggere un discorso. Alle curiosità dei giornalisti sul piano scientifico della missione sono state date brevi risposte non essendo la sede e l’occasione più adatta. Thomas Reiter ha ricordato che in assenza di gravità si possono effettuare sperimentazioni importanti anche per l’ambito medico. Enrico Saggese ha ricordato che lunedì prossimo ci sarà il collegamento con il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, e che altri due astronauti dell'Aeronautica Militare sono in attesa di andare presto nello spazio: Luca Parmitano è previsto nel 2013 e Samantha Cristoforetti è in lista di attesa. Reiter ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento, spiegando che lo spazio ispira pensieri filosofici o teologici e si capisce quale gioia sia stata parlarne con il Papa. Da parte sua, padre Lombardi ha detto che a conclusione del collegamento il Papa ha espresso parole di particolare apprezzamento per il contenuto delle risposte date su temi così importanti. E padre Lombardi, ricordando che nell'apprendere la notizia della morte della mamma di Paolo Nespoli è stata inviata dal Vaticano una e-mail di condoglianze segnata da una pronta risposta, si è lasciato andare a una spontanea considerazione sulla sorpresa che si prova di fronte alla facilità di comunicazione oggi.
Radio Vaticana