martedì 24 maggio 2011

Il ministro degli esteri egiziano tenta di ricucire i rapporti fra Al-Azhar e Vaticano. Apprezzato il farsi interprete delle preoccupazioni del Papa

Il nuovo governo egiziano tenta di recuperare i rapporti fra l’università islamica di Al-Azhar e il Vaticano. In questi giorni Nabil al Araby, ministro degli Esteri egiziano ha incontrato Ahmed El-Tayeb, grande imam di Al-Azhar, per riferire la sua recente visita a Benedetto XVI. Secondo il ministro, la guida di Al-Azhar sarebbe disposta a riallacciare i rapporti con il Vaticano, interrotti lo scorso 3 gennaio in seguito alle frasi in difesa dei cristiani pronunciate dal Papa dopo l’attentato contro la Cattedrale di Alessandria. Tuttavia, Mahmoud Abdel Jawwad, portavoce dell’università sottolinea che la ripresa del dialogo avverrà solo dopo le scuse ufficiali del Vaticano per aver offeso l’islam. Padre Rafic Greiche, capo ufficio stampa della Chiesa Cattolica egiziana e portavoce delle sette denominazioni cattoliche, sottolinea l’impegno di Araby nel farsi interprete dei sentimenti del Papa, che durante il colloquio ha espresso serie preoccupazioni per l’Egitto. Secondo il sacerdote la mediazione del governo potrebbe portare in futuro a un riavvicinamento dei rapporti fra Vaticano e autorità islamiche. Fonti dell'agenzia AsiaNews fanno però notare le difficoltà di tale riavvicinamento, soprattutto dopo la caduta di Mubarak. Secondo alcuni il grande imam di Al-Azhar è da sempre vicino alle frange integraliste e in questi mesi El-Tayeb si è incontrato più volte con esponenti dei movimenti salafiti e della Jamaat al Islamiya. Questi insieme ai Fratelli musulmani vogliono sfruttare la rivoluzione dei gelsomini per imporre uno Stato islamico, basato sulla sharia islamica.

AsiaNews