sabato 14 maggio 2011

Koch: dalla liturgia antica un ponte ecumenico. Per il Papa la storia liturgica un processo organico di crescita, maturazione e auto-purificazione

Il Papa attraverso il Motu Proprio promuove un "ecumenismo intra-cattolico": lo afferma il card. Kurt Koch (nella foto con Benedetto XVI), presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'Unità dei cristiani, intervenuto oggi al III Convegno sul Motu Proprio "Summorum pontificum", la cui celebrazione coincide con la pubblicazione dell'Istruzione attuativa "Universae Ecclesiae", come ha rilevato L'Osservatore Romano che pubblica il testo dell'intervento del porporato svizzero. Per comprendere il senso dell'iniziativa del Pontefice a favore di una riconciliazione con i tradizionalisti, per il porporato occorre che "la liturgia antica venga intesa anche come ponte ecumenico. Infatti, se l'ecumenismo intra-cattolico fallisce, la controversia cattolica sulla liturgia si estenderà anche all'ecumenismo e la liturgia antica non potrà svolgere la sua funzione ecumenica di costruttrice di ponti". "Tra la liturgia antica e la riforma liturgica postconciliare non c'è una rottura radicale ma una continuità di fondo", spiega nell'intervento il card. Koch, per il quale "soltanto alla luce di questa convinzione si può comprendere il Motu Proprio 'Summorum Pontificum' di Papa Benedetto XVI. Il Santo Padre infatti non intende la storia liturgica come una serie di spaccature, ma come un processo organico di crescita, di maturazione e di auto-purificazione, nel quale naturalmente possono verificarsi sviluppi e progressi, senza però che continuità e identità vengano distrutte". "Per il Papa - osserva il porporato - non può esserci pertanto una contrapposizione tra la liturgia del 1962 e la liturgia riformata postconciliare. In contrasto con questa chiara visione di sviluppo organico, la riforma liturgica postconciliare è considerata in ampi circoli della Chiesa cattolica come una rottura con la tradizione e come una nuova creazione; essa ha generato una controversia sulla liturgia che, vissuta in maniera emozionale, continua tutt'oggi a farsi sentire". "Con il Motu Proprio 'Summorum Pontificum' - conclude Koch - Papa Benedetto XVI ha voluto contribuire alla risoluzione di tale disputa e alla riconciliazione all'interno della Chiesa".

Oltretevere

Il convegno sul Motu Proprio "Summorum Pontificum": dalla liturgia antica un ponte ecumenico