Giunse alle ore otto a Fonte dell’Ovo in elicottero. Scese e baciò la terra sammarinese. Era il 29 agosto 1982. Giovanni Paolo II, era il primo Sommo Pontefice a salire sul Titano. Ora a distanza di ventinove anni si ripete l’evento straordinario dell’arrivo del Santo Padre nella Repubblica di San Marino (foto). Benedetto XVI il 19 giugno salirà nella Repubblica per la visita nella diocesi di San Marino–Montefeltro, retta da mons. Luigi Negri. L’attesa è enorme. Sono diciottomila i fedeli che hanno fatto richiesta del permesso per assistere alla Santa Messa che il Papa celebrerà nella mattinata allo Stadio di Serravalle. Fuori dall’impianto un mega schermo permetterà a chi non è potuto entrare di seguire la celebrazione. Sarà possibile ricevere anche l’eucarestia. All’area liturgica dello Stadio di Serravalle si potrà accedere, muniti del Pass gratuito, a partire dalle 7 sino alle 8.30. Nel prosieguo della visita pastorale, il Sommo Pontefice nel pomeriggio incontrerà a Pennabili tremila giovani. Il vescovo Luigi Negri nelle settimane scorse ha richiamato i fedeli al fatto che “esserci di persona non sarà come guardare in tv”. “La devozione incondizionata al Papa come fondamento ultimo della nostra fede confermi il cammino e lo maturi in adesione al mistero della Chiesa ed alla sua missione”, ha affermato con forza mons. Negri. A supporto dei pellegrini saranno presenti centinaia di volontari che cureranno il servizio di accoglienza e permetteranno che le celebrazioni si svolgano nel migliore dei modi al termine delle quali i fedeli potranno ripartire verso casa seguendo le indicazioni dei volontari e delle forze dell’ordine. Sia allo stadio di Serravalle che in piazza a Pennabilli è fatto assoluto divieto di portare zaini o borse ingombranti, ombrelli grandi e a punta, bastoni, seggiole metalliche o di altro materiale, oggetti da punta o da taglio, oggetti contundenti e qualsiasi altro oggetto potenzialmente pericoloso. E’ consigliato avere, secondo le indicazioni dell’organizzazione un cappellino, un poncho o k-way per eventuale pioggia o per coprirsi adeguatamente in caso di abbassamento improvviso della temperatura. Sarà ammessa inoltre un’eventuale seggiola di cartone. Per quanto riguarda l’acqua, sarà distribuita gratuitamente dai volontari. La partecipazione ai due momenti di incontro con il Santo Padre, richiede compostezza e devozione, un abbigliamento adeguato e un rispetto verso gli altri fedeli presenti allo storico evento. Pertanto è vietato agitare striscioni o cartelli che rechino disturbo ad altre persone. Sul fronte della sicurezza c’è stato un ultimo sopralluogo della gendarmeria vaticana il 23 maggio a San Marino. Sul Titano, l’ispettore generale del Corpo della gendarmeria Domenico Giani. Il Capo di Gabinetto della Questura di Rimini, Maria Paola Dente ha dichiarato che “le misure di sicurezza che verranno predisposte dalla Questura in occasione della visita del Papa saranno adeguate all’evento. Il numero delle forze dell’ordine impiegate non è al momento quantificabile: i dati verranno messi a consuntivo. Ogni dettaglio comunque verrà seguito con la massima cura: il Sommo Pontefice sarà seguito in tutti i luoghi”. “Gendarmeria, Polizia civile e Guardia di Rocca, al completo saranno impegnate durante la visita del Papa - afferma il comandante della Gendarmeria, Achille Zechini - garantendo però le funzioni minime quotidiane del servizio ordinario. A queste, si aggiungono le milizie volontarie per le funzioni di ordine pubblico e per le funzioni di rappresentanza”. “La Polizia di Stato italiana - continua il comandante -, dietro espressa richiesta, ha fornito tiratori scelti, cani antisabotaggio e artificieri. Rientra nell’ambito della collaborazione per eventi particolari si è sempre avuta a San Marino”. “La scorta personalizzata e ravvicinata per il Papa è garantita in parte anche dai nostri uomini insieme a quelli della Gendarmeria vaticana. Noi forniremo 14 elementi. Più le moto, le staffette. La polizia civile effettuerà gli anticipi per il passaggio del corteo papale che fanno parte integrante della struttura di sicurezza. Sono state fatte delle simulazioni specifiche e concertate per la sicurezza e per il corteo”. La Fondazione San Marino Cassa di Risparmio - S.U.M.S. ha donato alla Basilica del Santo, una scultura in bronzo di notevoli dimensioni raffigurante “Cristo che risorge”, opera dello scultore di chiara fama Leonardo Lucchi. L’opera è stata collocata sull’Altare Centrale della Navata Sinistra, laddove è il Tabernacolo, mentre l’Ente Cassa di Faetano ha provveduto al restauro dell’antico organo della Pieve, costruito da Jacopo Bazzani nel 1835.
Saverio Mercadante, San Marino Fixing.com
L'INTERVISTA A MONS. LUIGI NEGRI