Questa mattina, presso l’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, Papa Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i Soci dell’Associazione Santi Pietro e Paolo in occasione del 40° anniversario della fondazione del Sodalizio.
Gioia e affetto: sono stati questi i sentimenti che hanno contraddistinto il discorso del Papa. A Papa Montini è andato il primo pensiero di Benedetto XVI: “Una ricorrenza felice, che invita al ringraziamento, al Signore innanzitutto, e all’amato Servo di Dio Paolo VI, che tanto ha fatto per rinnovare anche l’ambiente Vaticano secondo le esigenze contemporanee”. La Associazione Santi Pietro e Paolo è composta da persone che dedicano parte del loro tempo, ''armonizzandolo con gli impegni di famiglia e sottraendolo spesso allo svago, per venire in Vaticano e collaborare al buon ordine delle celebrazioni''. Inoltre, dà vita ''a numerose iniziative caritative, in collaborazione con le Suore Figlie della Carità e con le Missionarie della Carità''. Impegni, ha osservato il Papa, che "richiedono una motivazione profonda che va sempre rinnovata, grazie ad una intensa vita spirituale": "Per aiutare gli altri a pregare, bisogna avere il cuore rivolto a Dio; per richiamarli al rispetto dei luoghi santi e delle cose sante, occorre avere in se stessi il senso cristiano della sacralità; per aiutare il prossimo con vero amore cristiano, dobbiamo avere un animo umile e uno sguardo di fede. Il vostro atteggiamento, spesso senza parole, costituisce un’indicazione, un esempio, un richiamo, e come tale ha anche un valore educativo". Il Papa non ha poi mancato di rivolgere un particolare pensiero ai giovani dell’Associazione, in particolare a quanti stamani hanno pronunciato la “solenne Promessa di fedeltà”: “Saluto i giovani con speciale affetto, e li incoraggio a seguire l’esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, amando Dio con tutto il cuore, gustando la bellezza dell’amicizia cristiana e servendo Cristo con grande discrezione nei fratelli più poveri”. Quindi, Benedetto XVI ha ricordato che mercoledì prossimo ricorre il suo 60° anniversario di sacerdozio ed ha ringraziato l’Associazione per l’omaggio fatto per l’occasione: “Il dono che mi avete voluto offrire, una bella casula, mi ricorda che sono sempre prima di tutto Sacerdote di Cristo, e mi invita anche a ricordarmi di voi quando celebro il Sacrificio redentore. Grazie di cuore!”. Ricordando poi che la patrona del sodalizio è la Virgo Fidelis, si è soffermato sul valore della fedeltà: “Oggi più che mai c’è bisogno di fedeltà! Viviamo in una società che ha smarrito questo valore''. In questo tempo, ha detto Papa Ratzinger, ''si esalta molto l'attitudine al cambiamento, la 'mobilità', la 'flessibilità', per motivi economici e organizzativi anche legittimi''; ma, ha aggiunto, ''la qualità di una relazione umana si vede dalla fedeltà!''. Infatti, ha concluso il Pontefice, ''la Sacra Scrittura ci mostra che Dio è fedele. Con la sua grazia e l'aiuto di Maria, siate dunque fedeli a Cristo e alla Chiesa, pronti a sopportare con umiltà e pazienza il prezzo che questo comporta''.
Prima dell’udienza del Papa, il card. Tarcisio Bertone aveva celebrato una Messa per l’Associazione nella Basilica Vaticana. Nella sua omelia, il porporato ha sottolineato che, oggi più che mai, “abbiamo bisogno di testimoni convinti e coraggiosi della fede”, soprattutto dove questa viene “disprezzata e relegata a questione privata”. Il card. Bertone ha inoltre affermato che la direzione da seguire per gli associati del sodalizio Santi Pietro e Paolo è “credere, amare, pregare”, impegnandosi nella nuova evangelizzazione come chiesto dal Papa.
Radio Vaticana, Asca
UDIENZA ALL’ASSOCIAZIONE SANTI PIETRO E PAOLO - il testo integrale del discorso del Papa