"In risposta all’accorato invito del Santo Padre a operare per sollevare le popolazioni nel Corno d’Africa, colpite da una grave siccità e dalla conseguente carestia, la presidenza della Conferenza Episcopale italiana invita a pregare per le comunità e a sostenere le iniziative di solidarietà promosse dalla Caritas italiana". Con un comunicato reso noto questa sera dall’Ufficio comunicazioni sociali i vescovi italiani rendono nota la loro decisione di rendere immediatamente concreta la risposta all’appello di Benedetto XVI ieri all’Angelus. "La presidenza della CEI – si legge ancora nel comunicato - per far fronte alle necessarie emergenze e ai bisogni essenziali delle persone colpite, ha stanziato un milione di euro dai fondi derivanti dall’otto per mille. L’apposito Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo provvederà all’erogazione della somma accordata, accogliendo le richieste che stanno pervenendo o perverranno, sostenendo direttamente progetti di enti ecclesiali locali che operano in collegamento con le istituzioni caritative della Conferenza Episcopale o delle diocesi del luogo". Sono circa 10 milioni le persone colpite da siccità e carestia in Kenya, Somalia, Etiopia, Gibuti, e anche in Eritrea. Lo afferma Caritas italiana che, “in risposta anche all’appello pronunciato ieri da Benedetto XVI all’Angelus", ha già provveduto a mettere a disposizione per l’emergenza 300mila euro mobilitandosi, con l’intera rete delle organizzazioni caritative cattoliche, per “sostenere programmi di aiuti rivolti ai Paesi del Corno d’Africa, colpiti da una siccita’ che risulta la piu’ grave degli ultimi sessant’anni". “L’emergenza umanitaria – afferma la Caritas – riguarda soprattutto i bambini e gli anziani che piu’ di tutti patiscono gli effetti disastrosi della scarsità di piogge che negli ultimi due anni ha fatto seccare le terre, distruggendo ogni forma di coltivazione". La Caritas italiana, è spiegato, collabora da anni nel Corno d’Africa con le locali comunità, in vari ambiti: salute, istruzione e contrasto, in generale, di ogni forma di esclusione sociale. Inoltre, la Caritas in Somalia, attraverso il programma ‘Lifeline’, sta provvedendo all’assistenza di 7.000 persone, delle quali 1.400 sono bambini e anziani. A questo si aggiunge un altro programma di aiuti per 70.000 nomadi nel Somaliland Orientale. La Caritas in Kenya, poi, ha avviato la distribuzione di generi di prima necessità a favore di 40.000 persone. Da parte sua, il vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, mons. Giorgio Bertin, sottolinea che “la situazione umanitaria in Somalia è disastrosa. Nel sud della Somalia, gli effetti della siccità si sommano a vent’anni di vuoto politico e di conflitti".
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Corno d'Africa. Mons. Bertin: rispondere subito all'appello del Papa. A rischio la vita di milioni di persone